Presentata ufficialmente la nuova divisa ufficiale. Il web si già si divide a colpi di commenti al veleno. Ecco spiegata la scelta.
Puntualmente si ripete la solita operazione mediatica con tanto di immancabili incomprensioni tra tifosi. La presentazione ufficiale di una nuova divisa da calcio è un appuntamento immancabile ormai. Altrettanto immancabili sono i commenti contrari alla linea adottata, ai colori, alle fantasie, ai simboli. I social insomma tempestati da opinabili lamentele.
Di questi tempi, spesso anche successivamente rispetto al corso di una stagione è ormai tradizione presentare le nuove divise ufficiali di una squadra di calcio. L’attesa, spesso, soprattutto da parte dei tifosi è portatrice di fin troppo entusiastici scenari. Ipotesi, quasi sempre smentite dalla realtà che invece presenta il conto con idee ed immagini di tutt’altro impatto.
Succede cosi che pochi minuti dopo la presentazione della stessa divisa, il web con i social e tutto il resto letteralmente esploda in un unanime coro di dissenso. Pareri spesso finemente argomentati, certo, ma che poi in fin dei conti restano vani. Il dado è tratto, il colore stabilito e la fantasia del caso, anche. Tutto rimandato, insomma, alla prossima presentazione. Il calcio è anche questo.
Tutto quello che non ci si aspettava dalla nuova divisa appena presentata
Azzurri. Timeless.
Introducing the 2022/23 @Azzurri x @pumafootball Home kit, available now. pic.twitter.com/jlVkosACO6
— PUMA Football (@pumafootball) May 30, 2022
La sorpresa insomma è stata davvero tanta, l’incertezza, dopo aver osservato le prima immagini, anche. Puma ha infatti ufficialmente presentato attraverso i suoi canali social la nuova divisa della nazionale di calcio italiana. L’esordio ufficiale ci sarà il prossimo 1 giugno contro l’Argentina a Wembley. I social intanto si dividono sull’indubbio gusto del completo da gara.
Il fondo della maglia ad esempio è suddivisa in quattro quadrati, questo per simboleggiare i quattro titoli mondiali conquistati dall’Italia nel 1934, 1938, 1982 e 2006. I colori sfumati tra gli stessi quadrati inoltre rappresentano per i tifosi una scelta cromatica discutibile. Insomma la cosa non è piaciuta ai più, come spesso succede, tra l’altro. A questo punto, si spera, che il campo possa smentire, una volta per tutte il gusto gradito o meno della divisa indossata. La nazionale ancora senza mondiale si rifà il look insomma, ma anche stavolta, in giro, c’è davvero poco entusiasmo.