L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti può stare tranquillo: per ora la difesa del Napoli è al sicuro. Il terzo difensore centrale ha mandato un messaggio ben preciso
Quando arrivò la scorsa estate sembrava il classico oggetto misterioso. Il suo arrivo al Napoli passò in silenzio, quasi in sordina. Ingaggio di un anno, preso dal mercato degli svincolati. Juan Jesus aveva chiuso il suo rapporto con la Roma senza sussulti e si era ritrovato senza squadra. Era ai margini da quasi due anni con i giallorossi, e ha dovuto attendere un po’ prima di ricevere una chiamata. È arrivata quella di Luciano Spalletti, che proprio in giallorosso lo aveva allenato, ma anche all’Inter. Per il difensore brasiliano il classico colpo di fortuna.
L’allora neo tecnico del Napoli lo conosceva bene, e riteneva che il difensore potesse essere una doppia risorsa. Quarto centrale (Luperto era andato in prestito a Empoli) e all’occorrenza anche terzino sinistro: ruolo che il brasiliano ricopriva quando arrivò all’Inter. E poi da svincolato c’era l’affare. De Laurentiis non vide controindicazioni e lo ingaggiò con un prudente contratto annuale (con opzione per il secondo) e uno stipendio da 1 milione di euro l’anno. Proprio questa opzione sarà esercitata a breve, e Jesus avrà dinanzi a sé un altro anno di contratto in azzurro. Una bella notizia arrivata dopo un’ottima stagione. Il difensore è stata una rivelazione del Napoli. Preciso e puntuale, ha effettivamente giocato in entrambi i ruoli e con Rrahmani ha rappresentato la coppia di titolari nel periodo in cui Koulibaly era in Coppa d’Africa.
Il messaggio del difensore del Napoli di Spalletti è emozionante
Prestazioni che hanno sorpreso tutti, in primis i tifosi della Roma che lo consideravano ormai un “bidone”. E oggi Jesus si gode un’annata positiva e il riscatto imminente. Lo ha fatto con un bel post su Instagram, che racconta molto bene le sue emozioni. “Che dire?! Ho preso un volo, ho lasciato Napoli per le vacanze – ha scritto il calciatore – Ho ripensato a quel che è stato. Un anno fa mi allenavo da solo. Con rabbia. Pensavo: datemi l’occasione giusta e vediamo. Non mi interessa nient’altro. Solo la telefonata giusta… vibra il telefono, un lampo azzurro: “Juan c’è il Napoli”.
“La luce. Non era un’occasione, era il mio destino. Squadra, città, allenatore, tifosi, tutto quello che avevo passato all’improvviso assumeva una forma e un significato. Tutto era accaduto per farmi arrivare a questo punto. È stato come trovare una bottiglietta d’acqua fresca che ti aspetta in mezzo al deserto. L’ho finita in un sorso. Che soddisfazione. Ci siamo trovati ragazzi. E adesso non fermiamoci: il sogno non è finito, il sogno è appena cominciato”. E Jesus conclude con un “napoletanissimo” Jamm Ja. Il nuovo Napoli ripartirà anche da lui.