L’attaccante del Napoli Dries Mertens e il rinnovo. Una situazione ancora da chiarire: De Laurentiis ne ha parlato in conferenza stampa
Ne ha parlato Aurelio De Laurentiis nella conferenza stampa della presentazione del ritiro di Dimaro. “Ci siamo incontrato con Mertens, ci dovremmo vedere di nuovo – ha spiegato il presidente – A me sembra inopportuno, da parte di chiunque, mettere pressioni, speranze e delusioni quando si sta ancora giocando”. Poi il riferimento più incisivo: “Se uno è veramente interessato non scompare, a fine campionato si parla senza problemi. Il 22 faremo questa gara con 80° all’ombra, poi vediamo nei giorni successivi per incontrarsi“. Il patron azzurro ha fatto capire di aspettare una risposta dal giocatore.
L’ultimo contatto tra i due risale al 26 aprile. Prima di una cena con la squadra, il presidente è andato a salutare l’attaccante a casa sua a Posillipo per conoscere il piccolo Ciro, il figlio nato da pochi mesi. È stata l’occasione per parlare di rinnovo. Il patron del Napoli ha annunciato la volontà di confermare il belga, che a sua volta avrebbe espresso la voglia di rimanere in azzurro. L’accordo col giocatore scade il prossimo 30 giugno, e De Laurentiis avrebbe spiegato che la necessità del club è di tagliare gli ingaggi.
Mertens e il rinnovo, la richiesta a De Laurentiis
Oggi Dries guadagna 4.5 milioni a stagione, mentre la proposta del patron sarebbe stata di dimezzare la cifra. Per Mertens il problema non è economico, anche perché ha ormai 35 anni. In occasione di quel colloquio, sempre secondo indiscrezioni, avrebbe accettato di ridursi lo stipendio, ma a patto di non vivere un’altra stagione ai margini. Non si tratta di chiedere “garanzie”, ma di capire se nella prossima stagione avrà più spazio oppure no. Una richiesta che Mertens non ha fatto a Spalletti, ma direttamente a De Laurentiis, che a questo punto diventerebbe garante di quel minimo di garanzia che il giocatore chiede.
La motivazione è comprensibile: il belga si prepara alle sue ultime stagioni, ed è perfettamente integro. Non ha voglia di passare la prossima annata in panchina, anche perché ha richieste anche in Serie A (Milan, Inter, Lazio e Roma) dove potrebbe trovare più spazio. Non solo una scelta di vita, quindi, ma anche una scelta professionale perché di certo il belga non si sente un ex giocatore e nemmeno un calciatore prossimo ad appendere gli scarpini.