In Lega si discute di una novità che potrebbe di fatto cambiare volto alla nuova tecnologia che in ogni caso divide ed interroga.
Quello che non è ancora chiaro del Var, nonostante tutto è di fatto il suo utilizzo, la sua applicazione integrale alle varie fasi di gioco. Gli errori continuano a verificarsi e spesso nonostante la tecnologia a portata di mano ci sono episodi dubbi che decidano gare e addirittura possono condizionare interi campionati. Il problema insomma è più che consistente.
Una grande novità potrebbe arrivare da un momento all’altro dalla Lega Serie A. Il Var e le sue applicazioni al centro di un discorso, di una riflessione che di fatto ormai da anni tiene in qualche modo tutti con il fiato sospeso. L’apprensione, l’attesa nasce dal fatto che nonostante la tecnologia e le possibilità di prevenire ogni errore, ciò, di fatto non accade.
A prendere parola in merito al discorso di cui sopra è Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A. La possibilità concreta di prevedere il challenge. Parliamo della possibilità di offrire una o due opportunità alle squadre in campo di chiedere di visionare un determinato episodio. Il confronto è aperto, la Lega si interroga su eventuali miglioramenti ad una tecnologia che per ora non porta a chissà quanti vantaggi.
Dubbio Var, gli errori si verificano lo stesso: squadre e tifosi chiedono chiarezza
Quello che non convince della nuova tecnologia è l’impossibilità di gestire in ogni momento lo stesso strumento. Non tutti i casi possono essere visionati, non tutti i casi risultano essere visionati, il che porta ad un grandissimo paradosso. La tecnologia è presente nel calcio ma non aiuta il calcio a commettere meno errori in campo. Gli arbitri sempre al centro di violente discussioni.
La Serie A insomma, per bocca del suo nuovo presidente Casini si interroga in merito ai miglioramenti eventuali che potrebbero portare a un utilizzo molto più concreto e per certi versi veritiero della stessa tecnologia. Il Var, quindi, secondo molti tifosi e non solo semplicemente non funziona. Il futuro potrebbe prevedere nuovi traguardi, nuovi confronti e soprattutto nuove riflessioni.