Aurelio De Laurentiis a margine della conferenza stampa a Palazzo San Giacomo parla del tecnico toscano del Napoli.
Il presidente del Napoli De Laurentiis ha parlato tra l’altro dell’attuale momento del Napoli. Il campionato ormai alla conclusione, il piazzamento in champions e le polemiche legate alla condotta della squadra e del tecnico Spalletti nel finale di una stagione che per gli azzurri avrebbe potuto regalare indubbiamente qualche soddisfazione in più.
La conferenza stampa a Palazzo San Giacomo che ha visto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ed il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis omaggiati di una riproduzione in miniatura della statua di Diego Armando Maradona è stata l’occasione per parlare dell’attuale momento della squadra e dei prossimi traguardi del Napoli.
Il presidente De Laurentiis per l’occasione ha parlato chiaramente anche del tecnico Spalletti, incalzato dalle domande dei giornalisti intervenuti per l’occasione. Il patron azzurro ha ribadito di aver preso il tecnico toscano non di certo per niente, “per fare bu-bu sette te”. Il progetto e serio e la società crede nel tecnico, che deve sentire nella testa e nell’anima Partenope, ha ribadito Adl.
De Lurentiis parla di Spalletti in conferenza stampa: “Spostare la Filmauro a Napoli”
De Laurentiis inoltre ha parlato della sua presenza in società ed accanto alla squadra nei momenti di maggiore apprensione. Si vedrà costretto, dichiara il patron azzurro, a spostare gli uffici della Filmauro a Napoli per stare vicino alla squadra. In qualche, il presidente azzurro modo prova a rendere umane le tensioni che possono accumularsi in una intera stagione.
De Laurentiis insomma prova a spiegare il momento no della squadra, la mancata decisione in quello che è stato il tratto più importante del campionato, quello che avrebbe in qualche modo potuto spingere gli azzurri verso il traguardo massimo, quello ormai ambito da troppo tempo. L’ultimo scudetto degli azzurri, ricordiamolo risale al 1990. Il Napoli oggi pensa al futuro, insieme a Spalletti, che ha un altro anno di contratto più un terzo con opzione da esercitare da parte della società. La strada comune insomma sarà ancora lunga.