Addio Insigne, per il capitano sarà l’ultima al Maradona in maglia azzurra. La decisione della Curva
Napoli-Genoa è l’ultima stagionale in casa, quindi l’ultima assoluta al Maradona per Lorenzo Insigne, che a fine stagione saluterà tutti e volerà a Toronto per la sua nuova avventura. Lo stadio ha risposto presente con un’ottima prevendita per un addio che si preannuncia carico di emozioni. Nonostante la gara conti nulla per gli azzurri, se non per blindare in modo definitivo il terzo posto, i tifosi correranno in massa al Maradona per il saluto al capitano, l’ultimo figlio di Napoli.
Una targa, qualche sorpresa dai tifosi che preparano striscioni e cori in suo onore e altri momenti di una giornata speciale, un atto dovuto dopo 18 anni in azzurro, sulla falsariga di quanto la Roma preparò per Francesco Totti. Il Maradona tutto per Insigne, quindi, che potrà essere celebrato come merita. Poi il lato mondano con la festa del 18 maggio, con tanti invitati molti dei quali vip. Insigne sarà il più illustre di tanti addii estivi.
Lascia via il capitano che proprio recentemente ha agganciato a quota 121 reti nella classifica all time azzurra Marek Hamsik; un numero ancora ritoccabile verso l’alto per il numero 24, con due gare a disposizione per lasciare ancora una volta impresso il suo marchio.
Addio Insigne, i suoi numeri in maglia azzurra
Il capitano andrà via dopo 432 presenze totali in azzurro (saranno 433, potrebbero diventare 434) e con un sogno che non è riuscito a realizzare, vincere lo scudetto con la maglia che ha amato e desiderato fin da bambino, come tutti i bambini napoletani che iniziano a tirare calci ad un pallone.
Si è avvicinato in più di un’occasione, senza mai centrare il bersaglio grosso ed è forse questo il suo più grande rammarico, oltre a quello di essere stato troppo spesso bersagliato e criticato dalla sua tifoseria negli anni scorsi. Non gli hanno perdonato quasi nulla i tifosi azzurri nel corso della sua decade napoletana.
Un addio che potrebbe essere un arrivederci; De Laurentiis, in tal senso, è stato chiaro. “Se non si dovesse trovare bene in Canada – le parole del patron pronunciate non più tardi di qualche giorno fa – lascia la casetta in Canada e qua deve tornare, c’è poco da fare. Noi lo accoglieremo sempre a braccia aperte“. Parole che aprono ad un possibile ritorno, magari anche in vesti dirigenziali a carriera finita. “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, cantava Antonello Venditti in una celebre canzone. Vuoi vedere che accadrà così?