Il Napoli ha raggiunto con largo anticipo la qualificazione alla prossima edizione della Champions, ma per Spalletti c’è un attacco diretto.
Il Napoli ha battuto il Torino con la rete di Fabian Ruiz. Gli azzurri hanno rafforzato la terza posizione in classifica, visto che adesso hanno quattro punti di vantaggio sulla Juventus di Massimiliano Allegri a due giornate dal termine del campionato. Nonostante la Champions League raggiunta con largo anticipo, in casa partenopea si respirà un’aria di amarezza per non lottare fino all’ultima giornata di campionato per lo Scudetto.
Dopo la vittoria per 6-1 contro il Sassuolo di Alessio Dionisi, infatti, Luciano Spalletti ha sottolineato più di una volta l’importanza di aver raggiunto la qualificazione alla prossima edizione della massima competizione toscana. Il tecnico toscano non vuole far passare l’idea che la sua squadra abbia ottenuto un ‘obiettivo secondario’ .
Spalletti, difatti, ha risposto sempre in maniera un po’ piccata alle domande che gli sono state fatte in questi ultimi giorni dai giornalisti. Proprio sul comportamento dell’ex allenatore di Roma ed Inter è intervenuto Umberto Chiariello: “Lui ha sempre questo modo astioso di confrontarsi muro contro muro con la stampa, che fa il suo lavoro alle domande deve rispondere per legge”.
Napoli, l’attacco di Umberto Chiariello a Spalletti: “Deve rispettare i giornalisti”
Il giornalista ha poi continuato il suo intervento nel corso del programma ‘Campania Sport’ in onda su ‘Canale 21’: “Spalletti deve rispettare i giornalisti, questo rispetto gli è mancato in tutte le sue ultime esperienze come tecnico: Roma, Inter e Napoli. Alcuni colleghi della Capitale mi hanno detto che da noi è rose e fiori, mi hanno anche mandato dei video che sono terrificanti”.
Chiariello si è soffermato anche di Carlo Ancelotti: “L’ho criticato tantissimo, ma non litigava mai con nessuno. Non l’ho mai offeso e non gli ho mai dato del bollito. Ho sempre detto che aveva fatto i guai a Napoli e che lui doveva risolverli. Ancelotti mi ha anche voluto parlare, perché per lui le critiche erano normali. Vince perché sa accettare le critiche, mentre Spalletti non vede di fare muro contro muro”.