Mihajlovic, nel corso della conferenza stampa si è soffermato anche sul Napoli.
Il Napoli anche quest’anno è andato vicino alla vittoria dello scudetto. I partenopei, infatti, sono stati in lotta per vincere il titolo fino a cinque giornate al termine del campionato, ma il punto totalizzato tra Fiorentina, Roma ed Empoli ha fatto svanire tutti i sogni. Nonostante la qualificazione aritmetica alla prossima edizione della Champions League, tra i sostenitori partenopei, difatti, c’è molta amarezza per non aver lottato fino all’ultimo turno con il Milan e con l’Inter per vincere lo Scudetto.
La sensazione di tutti è quella che quest’anno non ci fossero squadre più forti del Napoli. Sensazione confermata da Dries Mertens a termine della gara contro il Sassuolo: “E’ l’anno in cui sono più deluso, perché non c’erano squadre più forte di noi. In passato abbiamo siamo riusciti a totalizzare anche 91 punti, ma avevamo di fronte una Juventus fortissima. Dobbiamo capire cosa ci ha portato a non competere per il titolo”.
Il Napoli deve cercare adesso di blindare il terzo posto in queste ultime giornate di campionato per evitare di farsi superare in classifa dalla Juventus di Massimiliano Allegri. Ma nonostante l’obiettivo di terminare la stagione davanti alla squadra più ‘odiata’, la delusione tra i tifosi della squadra azzurra permane. Sul mancato scudetto dei partenopei è intervenuto anche Sinisa Mihajlovic.
Bologna, Mihajlovic sulla lotta Scudetto: “Avrebbe fatto bene all’intero calcio italiano una vittoria del Napoli”
Il tecnico serbo, infatti, in conferenza stampa ha rilasciato queste dichiarazioni sulla lotta per vincere il campionato: “Se avesse vinto il Napoli avrebbe fatto bene a tutto il calcio italiano. Tifavo per la squadra azzurra, perché mi piace il gioco che esprimono, mi piace la passione che mettono in campo e che mette la gente”.
Sinisa Mihajlovic, tornato ad allenare la squadra rossoblù dopo esser stato dimesso in settimana dall’ospedale Sant’Orsola, ha poi continuato il suo intervento: “E’ stato bellissimo trovarsi di nuovo in campo, ma sono emozioni che purtroppo ho già vissuto. Questa volta è stata più dura, perché per colpa del Covid sono stato sempre da solo. E’ stato brutto, ma ora sono qua ed è questo quello che conta”.