Brutte notizie per il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che si è visto rigettare dal Tribunale Federale Nazionale il ricorso sul divieto di multiproprietà per Napoli e Bari.
Niente da fare per Luigi e Aurelio De Luarentiis che oggi si sono visti respingere dal Tribunale Federale Nazionale il ricorso contro il divieto di di partecipazioni in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto, del suo coniuge o del suo parente e affine entro il quarto grado.
Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica ha rigettato il ricorso dei due presidenti e se il Bari vorrà essere promosso in Serie A il prossimo anno dovrà essere ceduto ad altri per evitare un nuovo caso Salernitana. Una brutta notizia per De Laurentiis che sperava di poter continuare a gestire il club pugliese grazie al figlio.
De Laurentiis contro l’articolo 16 bis NOIF sulle Partecipazioni societarie
Il ricorso presentato dai De Laurentiis aveva ad oggetto l’impugnazione della delibera pubblicata sul C.U. n.88/A del 1° ottobre 2021 relativamente alla modifica dell’art. 16 bis NOIF. Secondo tale articolo non è permesso ad uno stesso soggetto o al coniuge o ad un suo parente di poter gestire e controllare più di una società nel settore professionistico.
Nel corpo dell’articolo si fa riferimento anche alla cessione di una qualsiasi società si trovi in questa condizioni in caso di passaggio dal settore dilettantistico a quello professionistico. Tale cessione deve essere fatta entro 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza.
Nel caso in cui il Bari venga promosso in A, quindi, De Laurentiis dovrà cedere per forza di cose o la società pugliese oppure il Napoli. Non farlo significherebbe violare la nuova normativa ed il Bari non potrebbe ottenere la promozione in Serie A al di là del posizionamento in classifica.
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Nelle ultime settimane, De Laurentiis Jr. aveva fatto intuire di non voler cedere il Bari, affermando come non fosse certa la cessione della società proprio in virtù di questo ricorso. La decisione del Tribunale Federale Nazionale, però, ora sconvolge i piani dei De Laurentiis che saranno costretti a prendere una decisione. La sensazione è che la partita sia tutt’altro che finita.