Il Napoli di Luciano Spalletti si è qualificato per la prossima Champions League, ma un ex tecnico dito ha puntato il dito.
Dopo il pareggio della Roma di domenica sera all’Olimpico contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic, il Napoli è aritmeticamente qualificato alla prossima edizione della Champions League. Una volta arrivata l’ufficialità della partecipazione alla massima competizione europea la società partenopea ha pubblicato questo tweet sul proprio profilo ufficiale: “Siamo l’unica squadra italiana a partecipare alle competizioni europee per il 13esimo anno consecutivo”.
Nonostante la soddisfazione del club, tra i tifosi del Napoli serpeggia un forte senso di amarezza per aver gettato al vento l’occasione di potersi giocare la vittoria dello Scudetto fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato. Delusione mostrata dallo stesso Dries Mertens ai microfoni di ‘DAZN’ dopo la vittoria per 6-1 degli azzurri sul Sassuolo di Alessio Dionisi: “E’ l’anno in cui sono più deluso, perché quest’anno non c’erano squadre più forti di noi”.
Proprio le dichiarazioni del belga sono state commentate da Fabio Capello a ‘Sky Sport’: “Nelle sue parole non c’era il tentativo di ricercare un colpevole, ha detto solo che il Napoli era una squadra forte. Anche io avevo messo la squadra partenopea tra le favorite, aveva mostrato una grande condizione fisica ma poi si è sciolta”. Poi l’ex allenatore di Milan e Real Madrid ha ‘tirato in ballo’ anche Luciano Spalletti.
Fabio Capello: “Bisognare domandare a Spalletti perché il Napoli si è sciolto”
Nel suo discorso, Capello ha coinvolto l’allenatore del Napoli, chiedendosi per quale motivo la squadra non stia rendendo più come un tempo: “Perché c’è stato questo calo? E’ una domanda da fare a Spalletti. Il Napoli giocava in maniera spettacolare, ma poi ha perso delle partite casalinghe impressionanti. Il tecnico avrà le sue ragioni, ma dovrà analizzare perché è accaduto tutto questo. Quando persi lo Scudetto con la Roma fu perché pareggiammo con il Venezia già retrocesso, ma fu solo per colpa nostra. La squadra azzurra, però, ne ha perse due e non una”.
Questi dubbi sollevati dall’ex tecnico italiano li ha anche ogni tifoso del Napoli, che aveva accarezzato l’idea che quest’anno veramente fosse l’anno buono per vedere la propria squadra del cuore vincere lo Scudetto. La squadra di Spalletti, in effetti, è caduta proprio tra le mura amiche, visto le cinque sconfitte rimediate al Maradona in campionato.