Mertens, dopo la doppietta realizzata contro il Sassuolo è stato intervistato da ‘DAZN’, dove ha dato anche un indizio sul suo futuro.
Il Napoli ha risposto alle critiche, visto che ha battuto per ben 6-1 il Sassuolo nella gara giocata al Maradona. Gli azzurri hanno subito chiuso la pratica, segnando le prime quattro reti in appena ventuno minuti con Koulibaly, Osimhen, Lozano e Mertens. La ripresa è stata controllata facilmente dagli uomini di Spalletti, che hanno poi dilagato ancora con il belga e Rrahmani. I minuti finali della partita sono solo da ricordare per la rete della bandiera siglata da ospiti con Maxime Lopez.
I partenopei con il successo di oggi hanno praticamente chiuso il discorso qualificazione alla prossima edizione della Champions League, considerando che adesso hanno dodici punti di vantaggio sulla Roma di José Mourinho quinta, che giocherà domani sera all’Olimpico contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic.
Il Napoli ha giocato veramente con una grandissima voglia con il Sassuolo, ma è stato Dries Mertens a prendersi la scena con la doppietta realizzata. Proprio il belga ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni di ‘DAZN’ nell’immediato post partita: “Siamo tutti delusi, perché quest’anno non c’erano squadre più forti di noi. Noi, però, dobbiamo comunque rialzare la testa, perché andremo in Champions League”. L’attaccante ha poi dato anche un ‘piccolo indizio’ sul suo futuro.
L’indizio di Mertens sul suo futuro: “Dobbiamo pensare all’anno prossimo, vogliamo continuare a lottare”
Mertens, infatti, si è soffermato sul prossimo campionato del Napoli, parlando al ‘plurale’: “Speriamo che l’anno prossimo possiamo combattere di nuovo per il titolo, perché abbiamo un grande gruppo. Spero anche che l’anno prossimo arrivino calciatori forti, così continuiamo a fare delle belle cose. Abbiamo sognato tutti, ma non dobbiamo assolutamente mollare”.
L’attaccante partenopeo, che a fine gara ha posato con suo figlio e De Laurentiis, ha poi concluso il suo intervento: “Dobbiamo stare assieme e pensare al futuro. La Juventus negli anni precedenti era troppo più forte di noi, ma quest’anno non era così. Ci è mancato qualcosa e dobbiamo capire cosa ci è mancato. A che numero di gol voglio arrivare? Penso sempre a me stesso, perché se faccio bene do una mano alla squadra. Ho giocato poco quest’anno, ma quando l’ho fatto ho provato ad aiutare sempre il gruppo”.