La pronuncia del nome Kvaratskhelia, nuovo acquisto del Napoli, mette in crisi tutti ma non il presidente Aurelio De Laurentiis: il motivo
È stato ufficializzato dal presidente Aurelio De Laurentiis: Khvicha Kvaratskhelia è il nuovo acquisto del Napoli. “Spero di aver fatto un colpaccio”, ha detto il presidente. E ne ha ben donde, visto che si tratta di un calciatore molto interessante. Un trequartista con spiccate doti da attaccante che ama partire dalla sinistra e accentrarsi. Fisicamente a posto (è alto 1,83) e dotato di gran tecnica. Quando il patron azzurro parla di “colpaccio”, intende le condizioni vantaggiose alle quali è stato preso. Di fatto è un parametro zero, o al massimo ha richiesto dei costi sulle commissioni sul suo club di origine, la Dinamo Batumi. Il georgiano, classe 2001, sembra un profilo perfetto e interessante.
Ma forse ha solo un difetto. Il suo nome sembra impronunciabile. A dirla tutta è anche difficile da scrivere: Khvicha Kvaratskhelia. Ebbene sì, anche il nome di battesimo è ostico. Sia da pronunciare che da scrivere. Provate a farlo senza leggere il nome originale, è praticamente impossibile. Occorrerà un po’ di pazienza per imparare a scrivere il nome del nuovo acquisto correttamente. Un suggerimento è quello di imparare a scriverlo “a pezzi”, ossia un parte di cognome alla volta. Anche Szczesny (il portiere della Juve) sembrava impossibile, ma col tempo tutti hanno imparato.
Kvaratskhelia, il nuovo acquisto del Napoli. Come si pronuncia il suo nome
Complicata anche la pronuncia: questa manda in crisi anche coloro che di destreggiano con le lingue straniere. Dunque, Kvaratskhelia si può pronunciare in due modi: quello corretto dovrebbe essere “Carascelia”, o giù di lì. Ma si può dire anche “Caraschelia”, quindi con una pronuncia più dura. In realtà, la presenza della lettera “h” dopo la k autorizza a dire (come da grammatica della lingua georgiana) “Carascelia”, ma anche l’altra pronuncia non è sbagliata. Per quanto riguarda il nome di battesimo la pronuncia “giusta” è è “Cuiscia”, Khvicha. Si potrebbe dire anche “Sciuscia”. Questo perché la “h” imporrebbe la pronuncia morbida, mentre la “v” si legge come una “u”. In ogni caso anche un più semplice “Cuiscia o Cuisca” va bene. Poi sarà il ragazzo a chiedere quale pronuncia gradisce meglio.
Del resto tanti nomi sono pronunciati male. Basti pensare a Lozano. In Italia lo leggiamo come si scrive, ma la pronuncia giusta è “Losano”, con la “s” accentuata. E quindi: “Lossano“. Ma nessuno lo chiama così e il messicano non se ne lamenta. Ma resta un ultimo, annoso, problema: dietro la maglia sarà scritto Kvaratskhelia? Probabile, ma non sicuro. Anche per una questione di marketing, il calciatore potrebbe optare per un nomignolo, o un diminutivo. De Laurentiis ha subito pensato a “Zizì”, come ha detto alla radio ufficiale. Sarà davvero questo? L’ultima parola spetta al calciatore, anche se quando De Laurentiis “ordina” è difficile fargli cambiare idea…