Spalletti manda il Napoli in ritiro, ma scoppia la polemica: cos’è successo in treno e la spiegazione della società.
Ad un anno e più dall’ultimo ritiro imposto da club e allenatore, la storia si ripete. Aleggia ancora nello spogliatoio azzurro l’episodio che mandò su tutte le furie la società, quando l’allenatore del gruppo era Ancelotti.
A seguito del rocambolesco KO contro l’Empoli, con risultato ormai acquisito e la possibilità di ritornare alla carica per la corsa scudetto, i calciatori del Napoli hanno appreso la decisione di Spalletti: si va in ritiro. Una decisione maturata dopo una sconfitta inspiegabile, un vero e proprio harakiri. Ma in realtà ci sarebbero state anche incomprensioni tattiche tra mister e squadra, come sottolinea il Corriere dello Sport.
Così, per ricompattare il gruppo e per mirare alla qualificazione in Champions League, Spalletti ha deciso di mandare in ritiro la squadra: ma la reazione è stata ben diversa da quella attesa.
I calciatori non hanno accolto con entusiasmo la decisione del tecnico. Il ritiro permanente è stato respinto in un primo momento dai giocatori azzurri, con i senatori dello spogliatoio che hanno tentato invano di far cambiare idea allo staff. Proprio come accaduto in quel novembre del 2019, ma con toni decisamente più pacati. Nessun ammutinamento questa volta. Insigne, Mertens e compagni hanno accettato la decisione di Spalletti, ma nel viaggio in treno hanno riprovato a negoziare ed evitare la punizione.
Infatti, stando a quanto racconta il Corriere dello Sport, anche in treno durante il rientro in città, l’intero gruppo ha parlato nuovamente con l’allenatore per trovare una soluzione alternativa al ritiro. Ormai era troppo tardi e per il mister è questa la strada da percorrere.
L’indomani dalla debacle ad Empoli, è apparso un comunicato stampa del Napoli in merito al ritiro. Il club ha sottolineato che i turni di lavoro non cambieranno, ma la novità vera del ritiro è data dalle cene di squadre.
I calciatori dovranno approfittare di questi momenti insieme per parlare ed affrontare i problemi nati nell’ultimo periodo. Un punto nelle ultime tre partite, per una squadra dalle qualità eccelse, è troppo poco. Insomma, Spalletti adotta un ritiro introspettivo. Vuole capire il problema di questo spogliatoio e trovare una soluzione attraverso la comunicazione. D’altra parte, il Napoli vuole centrare l’obiettivo Champions League e capisce che non è questo il momento di scontrarsi con il gruppo, con quattro partite rimaste ancora da giocare. “Tutto per massimizzare l’eccellente qualità dei nostri calciatori dimostrata nella prima parte della stagione“, scrive la SSC Napoli sul proprio sito ufficiale.
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