Corrado Ferlaino storico presidente del Napoli scudettato ha rilasciato una interessante intervista alla Gazzetta dello Sport.
L’ex patron azzurro Corrado Ferlaino, quello dei grandi successi ha parlato dell’attuale squadra azzurra e di quanto sta accadendo in queste settimane con il sogno scudetto che pare ormai svanito ed una squadra da ricostruire per la prossima stagione. Ferlaino ha le idee chiare, i tre punti ad Empoli possono in ogni caso fare bene, dare morale e far sperare per le prossime gare di campionato.
E’ un Ferlaino assolutamente esplosivo quello che rilascia una approfondita intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale si parla di Napoli ma non solo. I ricordi osservando il suo volto corrono lontani. Le dispute con Maradona, gli scudetti, la Coppa Uefa e poi l’inesorabile lento declino fino all’era De Laurentiis. Oggi quel Napoli si appresta a preparare la sfida di Empoli, forse l’ultima vera occasione per credere ancora nello scudetto.
Ferlaino analizza il momento particolare del Napoli, una squadra teoricamente molto forte, dichiara, che però poi quando scende in campo ha dei problemi evidenti. Le squadre, cosi come racconta, possono avere un potenziale enorme ma poi è sempre il campo a decidere. Nelle ultime giornate il campo ha detto che contro Fiorentina e Roma il Napoli non ha saputo cogliere l’occasione vincente.
Il consiglio ad Adl e la ricerca di identità sempre fondamentale in una grande piazza
Guarda lontano Ferlaino, ben oltre Empoli-Napoli. Il Napoli de futuro secondo lui dovrebbe avere un calciatore di forte personalità, non un consiglio ad Adl, perchè non ne ha bisogno, afferma, ma una costatazione. Qualcuno che abbia carisma, certo un altro Maradona non esiste, dichiara, ma in giro qualcuno dalla personalità forte deve pur esserci, uno che arringa la squadra insomma e da fiducia.
In più Ferlaino profetizza una brillante carriera da allenatore per un altro ex d’eccezione, Fabio Cannavaro, uno che secondo l’ingegnere si farà tanto valer e che forse Adl dovrebbe tenere in considerazione. Un po’ come il so Iuliano. Il senso d’appartenenza in alcune piazze è sempre qualcosa di prezioso ed anche Napoli ed il Napoli ne ha bisogno, dai dirigenti ai calciatori.