Luigi De Laurentiis ha analizzato la stagione del Bari svelando un retroscena sul passato e le idee future: decisione presa.
Una promozione in mano, una festa a lungo attesa dopo un percorso meritato, pieno di ostacoli ma anche di grandi soddisfazioni. In una lunga intervista al Corriere dello Sport, Luigi De Laurentiis ha svelato dettagli interessanti sul passato del club.
“Finalmente siamo in Serie B – ha affermato –, sono stati anni molto intensi, in cui non sono mancate le difficoltà. Se ripenso all’inizio la soddisfazione è enorme. Siamo partiti davvero da zero, ho lavorato 7 giorni su 7 e da fine agosto come una sorta di startup, in un solo mese”. Poi un curioso dettaglio. “Ricordo che chiamai anche un albergatore. Non c’erano neanche gli asciugamani per la squadra che si allenava, e proprio per questo la soddisfazione è grande”.
Un traguardo raggiunto quindi con fatica ma anche senso di responsabilità e rispetto per una piazza storica, che continua a festeggiare e attende la Serie B. “Il campionato di C è davvero molto complicato. Dopo 4 anni abbiamo raggiunto un grande obiettivo che ci rende orgogliosi – ammette Luigi De Laurentiis -, e per me è stata una grande palestra professionale. Al Napoli mi divertivo a curare altri aspetti, da marketing a comunicazione, ma qui ho dovuto fare una sorta di master sportivo e tecnico”.
Ambizione e capacità di lavorare sempre per i massimi obiettivi. Lecito a questo punto pensare che il Bari tenterà in tempi brevi il salto in Serie A. Sarebbe un’impresa, ma anche una sorta di ostacolo vista l’impossibilità di gestire due club nella massima serie. De Laurentiis fa chiarezza.
Luigi De Laurentiis: “Napoli o Bari, idee chiare”
Neanche il tempo di godere per il ritorno in Serie B, e a Bari sperano già di rivivere quelle stagioni magiche nella massima categoria. De Laurentiis chiarisce quali sarebbero i passaggi da compiere in caso di un doppio salto imminente.
“Innanzitutto dico che sarebbe un dispiacere lasciare il Bari – ammette –, ci ho speso 4 anni della mia vita, e ora mi appresto a vivere il quinto”. Resta però un regolamento che vieta ai presidenti o alle famiglie che guidano i club di restare al timone di due squadre nella stessa categoria.
“Se venderemo il Bari o il Napoli? In generale dico che i club italiani hanno molto appeal – osserva il presidente – e le richieste di sicuro non mancano. Di sicuro vogliamo avere il tempo necessario per vedere a chi cedere una volta arrivati in Serie A”. Ambizione, programmi chiari e idee precise. Luigi De Laurentiis resta al timone del Bari e punta ad una stagione importante. I tifosi apprezzano e sperano nel ritorno in Serie A. Poi sarà tempo di festa, ma anche di un probabile addio ad una società alla quale la famiglia De Laurentiis ha dato moltissimo.