Una stagione dai due volti: avvio come sempre travolgente per Zielinski, che nel 2022 fa registrare però numeri allarmanti. Spalletti lo utilizza ormai col contagocce.
Un inizio col turbo, a suon di reti, anche importanti, e assist. Poi un crollo verticale, meno spazio, qualche stop e una stagione che ha preso una piega diversa da quella che i tifosi si aspettavano. Verrebbe da dire che Zielinski si è quasi “normalizzato”, e a testimoniare l’involuzione del centrocampista sono i numeri.
Il suo score è quasi in linea con le stagioni precedenti. In 31 presenze il polacco ha messo insieme 5 gol e altrettanti assist partecipando al 16% delle reti complessive segnate dalla squadra. Due i centri anche nelle 7 presenze europee e statistiche che nel complesso lo rendono un calciatore incisivo e insostituibile per Luciano Spalletti.
Le differenze però rispetto al passato sono due. La prima è nella percentuale di minuti giocati. Il 76% nel totale di una stagione, quindi in chiaro calo rispetto all’utilizzo degli ultimi anni. Il secondo è da ricercare in un’annata dai due volti. Travolgente in avvio di campionato, poco convincente da gennaio, quando il so bottino e la media dei minuti in campo hanno fatto registrare un calo drastico.
Sono i numeri a testimoniare le difficoltà incontrare da Zielinski nella seconda parte della stagione. Ad ottobre e nei due mesi successivi il suo apporto alla squadra è stato determinante. Gol decisivo alla Salernitana e 4 giorni dopo al Legia in coppa, poi la rete all’Inter e tre partite di grande livello fra novembre e dicembre. In soli sei giorni il centrocampista ha fatto centro nel poker alla Lazio, poi servito i due assist nel pareggio con il Sassuolo e messo la firma nella sconfitta con l’Atalanta.
Da quel momento la sua stagione ha letteralmente cambiato volto. Sono solo due le reti, una contro il Barcellona e una firmata in nazionale con la casacca della Polonia. In Serie A un lungo e preoccupante digiuno, ma anche poche presenze e spesso partendo dalla panchina. Nel mese di aprile Zielinski solo contro la Fiorentina è rimasto in campo 90 minuti e a marzo il dato è stato ancora peggiore con addirittura 4 presenze senza mai giocare per intero i match.
Spalletti lo ha utilizzato poco da inizio gara e comunque lo ha sempre sostituito, spesso per dare sostanza alla mediana. Un calo di prestazioni preoccupante per un calciatore dal valore unico e con una valutazione di 50 milioni sul mercato. Il Napoli però lo attende per un rush finale in stagione in cui tutte le armi di Spalletti saranno necessarie per tentare la rincorsa scudetto. Compreso il talento indiscutibile di un centrocampista unico, che ha bisogno di ritrovare fiducia e resta sempre uno dei beniamini per il pubblico partenopeo.
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