Il Napoli molla di schianto quando serviva l’ultimo sprint: da Fiorentina a Roma, stavolta il famoso “albergo” è casa propria. Una frase di Spalletti riassume tutto alla perfezione
Forse è il caso di iniziare a farsene una ragione. Mollare il sogno scudetto così, alzando bandiera bianca senza neanche provarci, dà esattamente la cifra di questo gruppo.
“Il livello è questo qui”
Lo ha detto anche Spalletti, che in disarmo ha ammesso che il Napoli è questo e ci si può fare poco. Il Napoli si sgancia da Milan e Inter e numeri alla mano sembra strano che non si fosse sganciato già da tempo. 30 punti su 51 in casa, addirittura 5 nelle ultime 5: una squadra che al Maradona si è letteralmente sbriciolata e si è via via attorcigliata su questa difficoltà ad esprimersi di fronte al proprio pubblico.
Dall’albergo di Firenze a Napoli-Verona: il copione è sempre lo stesso
Ma il copione, da anni ormai, è sempre lo stesso: al momento topico il Napoli si incarta e poi molla, di schianto, come se non riuscisse mai a fare l’ultimo step qualunque sia l’obiettivo. Parlare di problema caratteriale è un po’ sparare nel mucchio, forse basta semplicemente sottolineare che i leader tecnici di questa squadra sono leader quando tutto va bene ma poi, quando il gioco si fa duro, iniziano sempre a giocare gli altri. E poi certo, le colpe di Spalletti soprattutto nei cambi e quelle della società specialmente in un mercato, quello di gennaio, praticamente inesistente.
Si vince e si perde tutti insieme
Come sempre si vince e si perde tutti insieme. Una frase che bisognerebbe scolpire nella pietra per ricordarsela ogni volta. Insieme si trionfa e insieme si fallisce. Quello di quest’anno è un fallimento? Lì poi diventa questione di punti di vista. Il Napoli ha sognato lo scudetto ma alla fine, salvo tracolli impensabili, sta portando a casa l’obiettivo iniziale, quello della qualificazione Champions. Per come è maturata la stagione resterà una grossa delusione, ma forse, alla fine della corsa, per qualcuno potrà sembrare comunque una vittoria.