Alla vigilia di Napoli-Fiorentina, Luciano Spalletti fa mea culpa e analizza un grande tormentone da inizio stagione, assumendosi le responsabilità.
I tre punti in palio contro la Fiorentina pesano come un macigno. Il Napoli deve affrontare la viola e la Roma a Pasquetta: due sfide delicatissime da non sbagliare. Per questa ragione, il mister vuole un ambiente sereno e si assume tutte le responsabilità del caso, difendendo i calciatori ad ogni costo.
Da quando ha cominciato l’esperienza sulla panchina partenopea, Spalletti ha sempre avuto lo stesso atteggiamento di fronte alla stampa. E anche quando mancano sette partite al termine della stagione, non cambia copione e si assume tutte le responsabilità sulle scelte tecniche e tattiche fatte finora. D’altronde, i risultati gli stanno dando ampiamente ragione, almeno in campionato.
Così, alla vigilia di Napoli-Fiorentina, Spalletti ha risposto ad una delle più classiche domande di fine anno, quando si inizia a guardare il percorso fatto: l’analisi del tormentone secondo il mister.
L’allenatore azzurro è stato molto chiaro già poco prima della gara contro l’Atalanta. Se Dries Mertens non ha giocato molto fino a questo momento, è tutta colpa di Spalletti. Alla vigilia della sfida contro i bergamaschi, il tecnico toscano aveva provato a spronare il suo bomber belga, appena diventato papà.
Questa volta, Mertens ritornerà a sedersi in panchina, nonostante un’ottima prestazione contro la formazione di Gasperini. E non era affatto scontato. Tuttavia, il Napoli ritrova Osimhen, centravanti titolare e a disposizione per la gara contro la Fiorentina.
Nella conferenza stampa alla vigilia della partita contro i ragazzi di Italiano, Spalletti ha risposto ad una domanda sullo scarso utilizzo di Mertens: “Avete davanti il colpevole: è colpa mia se Dries non ha giocato. Meriterebbe di giocarle tutte per come si allena, per come scende in campo, per come ragiona, per la qualità che mette negli allenamenti – sostiene il mister – Se siamo arrivati fin qui, è anche merito suo: sono convinto abbia contribuito alla squadra“.
Ma non è tutto, Spalletti prosegue la sua analisi: “Sono anche convinto che Mertens può dare il meglio da qui alla fine. Con lui non si rimane mai delusi. Sono contento di avere persone così che mi restituiscono il massimo – poi ha concluso descrivendo la posizione in campo ideale dell’attaccante – Dries è una prima o seconda punta, contro la Fiorentina in Coppa giocò seconda punta“. Indizio tattico per la sfida al Maradona? Mertens può sicuramente spaccare la partita e giocare al fianco di Osimhen in caso di necessità.
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