Osimhen out per squalifica in vista di Atalanta-Napoli dopo il giallo rimediato contro l’Udinese: l’avvocato Grassani si espone sul ricorso.
Dalla gioia per la doppietta decisiva al disappunto per un’ammonizione costata carissima: Victor Osimhen non sarà presente in quel di Bergamo per Atalanta-Napoli, essendo scattata la squalifica per somma di gialli come da regolamento. Un provvedimento ritenuto eccessivo da molti: l’attaccante nigeriano è stato punito per aver toccato da terra il pallone con la mano in un rimbalzo fortuito, finendo sul taccuino dell’arbitro di Napoli-Udinese, Francesco Fourneau, che si è dimostrato inflessibile nella circostanza. Stessa sorte per Amir Rrahmani, anch’egli ammonito in stato di diffida e dunque assente sicuro nella prossima giornata di campionato.
Nelle ultime ore è emersa con forza l’ipotesi dell’avanzamento di un ricorso, da parte del Napoli, per annullare la squalifica di Osimhen, in modo da averlo regolarmente a disposizione in una trasferta cruciale come quella bergamasca: scenario, però, da escludere totalmente per motivi di carattere regolamentare che escludono tale possibilità. A fare chiarezza in merito ci ha pensato il legale del Napoli, Mattia Grassani, intervenuto ai microfoni di ‘Radio Marte’: “In caso di squalifica per una sola giornata il ricorso non può essere proposto, a meno di scambi di persona o errori procedurali clamorosi. Questa non è la situazione adatta. Leggendo il comunicato del Giudice Sportivo non posso che prendere atto della sua posizione e aderirne, a meno che non si verifichino cataclismi o cambiamenti improvvisi”.
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Niente ricorso per la squalifica di Osimhen: scelta obbligata per l’attacco a Bergamo
Senza lo squalificato Osimhen e l’infortunato Petagna, Spalletti non ha praticamente scelta: al centro dell’attacco sarà proposto Dries Mertens, la cui ultima presenza da titolare risale ormai ad un mese fa, alla trasferta sarda di Cagliari dello scorso 21 febbraio. Per il belga potrebbe trattarsi di una delle ultime uscite in maglia azzurra, alla luce del pessimismo vigente sul tema del rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno: se da una parte si riscontra l’enorme voglia di permanenza, dall’altra non si può dire lo stesso, con la proprietà che pare intenzionata a non esercitare l’opzione di prolungamento per un’ulteriore stagione che farebbe felici il giocatore e buona parte dei tifosi.