Dries Mertens sta vivendo una situazione davvero anomala: non era mai accaduto al bomber belga negli anni in azzurro
Quattordici minuti. È il minutaggio di Dries Mertens nella sconfitta contro il Milan, dopo aver assistito dalla panchina tutta la gara dell’Olimpico contro la Lazio. Ed anche contro il Verona sembra non poterci essere spazio per lui, almeno dall’inizio. Il bomber principe della storia del Napoli relegato come un rincalzo qualsiasi da Luciano Spalletti.
Dal ritorno di Osimhen dopo l’infortunio, lo spazio per l’attaccante si è notevolmente ridotto, fin quasi a recitare il ruolo di comparsa. Colpa anche di una coabitazione tra i due bomber nemmeno presa in considerazione dal tecnico dal 1’ di gioco.
Certo, nelle ultime gare Ciro non ha brillato, soprattutto a Cagliari, quando è rimasto in campo per l’intera sfida; la rete manca dal 23 gennaio, giorno del 4-1 rifilato alla Salernitana ma l’apporto in termini di gol anche in questa stagione non è mancato.
Dries Mertens, il rendimento stagionale e la situazione rinnovo
Sette reti in campionato, come Osimhen, ma con meno minuti giocati rispetto al nigeriano. Come se non bastasse, come una spada di Damocle pende sulla testa dell’attaccante la questione rinnovo. Il Napoli non eserciterà l’opzione a sua disposizione e solo a fine stagione si parlerà di eventuale prolungamento, al ribasso e tutt’altro che scontato.
Potrebbero essere quindi gli ultimi mesi in azzurro di Mertens, considerato come a più latitudini già si parla di nessuna proposta in arrivo per il belga. E se così sarà, dovrà essere scritto un finale decisamente diverso. D’altronde Ciro è totalmente concentrato sulla causa azzurra ed il suo apporto nel rush finale potrebbe perfino essere decisivo per gli obiettivi dei partenopei, al momento divisi tra la qualificazione in Champions League da centrare ad ogni costo ed il sogno scudetto tutt’altro che tramontato.