Il Napoli, dopo l’amarezza di Cagliari, è proiettato alla sfida contro il Barcellona: i recuperi di Spalletti per i blaugrana
La delusione e l’amarezza per il mancato aggancio alla vetta, certo, ma anche la consapevolezza di essere usciti da Cagliari con un pari forse immeritato.
Il Napoli ha giocato ieri la sua peggior partita stagionale ed il bicchiere mezzo pieno sta nell’aver guadagnato un punto sull’Inter capolista virtuale e sull’Atalanta quinta, avversaria diretta nella corsa alla Champions League. Troppo brutti per essere veri gli azzurri, decimati dalle assenze, soprattutto da quella contemporanea di Lobotka e Fabian Ruiz, quest’ultimo entrato solo nell’ultima frazione di gara.
La mancanza dei due registi ha reso il gioco meno pulito e preciso, con la squadra in difficoltà nell’impostazione e nella circolazione del pallone. Il Cagliari ha messo alle corde il Napoli, salvato solo dal suo bomber, quell’Osimhen entrato in campo con la grinta ed il furore agonistico che servivano forse fin dal primo minuto.
Napoli, testa al Barcellona: Politano titolare?
Tempo per rimuginare, però, non ce n’è. Dal rossoblù al blaugrana, è già tempo di pensare al Barcellona, giovedì ospite al Maradona. In palio gli ottavi di Europa League e la gara dell’andata ha già dimostrato come gli azzurri possano giocarsela a viso aperto.
Spalletti potrà contare su Di Lorenzo, uscito ieri infortunato dalla Sardegna Arena, e recupera anche Politano, con Fabian in campo dal 1’ accanto a Demme. Si tornerà certamente al 4-2-3-1, seppur con la conferma di Juan Jesus a sinistra. Al centro naturalmente Rrahmani e Koulibaly, mentre alle spalle di Osimhen, da valutare Insigne; se il capitano sarà disponibile, giocherà, altrimenti spazio ad Elmas con Zielinski sottopunta.
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Senza più la regola dei gol fuori casa, in caso di pareggio saranno supplementari, perciò al Maradona servirà vincere per passare il turno. Il miglior Napoli di Spalletti, però, deve crederci: l’impresa, mai come stavolta, si può fare.