Osimhen salva un brutto Napoli a Cagliari: Ospina calcola male il tiro di Pereiro, il nigeriano entra ed evita la sconfitta.
Missione aggancio al Milan in vetta fallita per il Napoli, che non sfrutta il mezzo passo falso dei rossoneri a Salerno e il ko dell’Inter col Sassuolo: a Cagliari finisce 1-1, Spalletti ringrazia la testa di Osimhen e può tirare un sospiro di sollievo. Tanti rimpianti per Mazzarri, che quantomeno si porta a casa un punto d’oro nella corsa per la salvezza.
L’Unipol Domus è il teatro di una contesa maschia e intrisa di aggressività, soprattutto da parte dei padroni di casa che azzannano letteralmente i portatori di palla avversari nella prima mezz’ora, quando di tracce del Napoli ce ne sono ben poche: Cragno deve impegnarsi su Zielinski, ma la scena è tutta dei rossoblù che spingono forsennatamente col piede sull’acceleratore alla ricerca del vantaggio. Altare spaventa Ospina col suo fisico da corazziere, Koulibaly sbaglia insolitamente regalando una chance clamorosa a Joao Pedro che sfiora il palo da pochi passi. A complicare la situazione per Spalletti ci si mette anche il colpo alla nuca ricevuto da Di Lorenzo in un contrasto con Altare: l’ex Empoli è costretto a lasciare il campo per fare posto a Malcuit. E’ qui che il Napoli comincia ad aumentare i giri del motore, chiudendo positivamente la prima frazione: Mario Rui esalta i riflessi di Cragno, graziato poi da una deviazione decisiva di Goldaniga su un tiro a botta quasi sicura di Mertens.
I giocatori del Napoli rientrano in campo con il corpo ma non con la testa, rimasta negli spogliatoi: un invito a nozze per la ferocia agonistica del Cagliari, caricato a pallettoni e rivoluzionato da Mazzarri nelle scorse settimane. Deiola allarga troppo il piattone da buona posizione, non sbaglia invece Pereiro al 58′: il sinistro dell’ex PSV non è irresistibile, ma Ospina buca clamorosamente l’intervento facendo esplodere l’Unipol Domus. Il portiere colombiano si riscatta subito dopo respingendo un colpo di testa ravvicinato di Deiola, venendo graziato da Baselli che calcia altissimo a porta vuota lasciando incredulo Mazzarri e tutto il pubblico presente. Spalletti si gioca tre sostituzioni in un colpo solo per tornare alla difesa a quattro, anche se è il Cagliari ad andare nuovamente più vicino al goal con Joao Pedro e soprattutto Marin, sul cui piazzato deve volare Ospina. Proprio quando la sconfitta sembra scritta, ci pensa Osimhen ad azzerare lo svantaggio: cross arcuato di Mario Rui per la testa dell’ex Lille che manda Cragno in porta assieme al pallone. L’ultimo brivido lo regala però ancora Marin, la cui conclusione termina sull’esterno della rete offrendo solamente l’illusione ottica del goal all’intero stadio.
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Marcatori: 58′ Pereiro (C), 87′ Osimhen (N)
CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Goldaniga, Lovato, Altare; Bellanova, Baselli (82′ Zappa), Grassi (75′ Marin), Deiola, Dalbert (95′ Lykogiannis); Joao Pedro, Pereiro (83′ Pavoletti). All. Mazzarri
NAPOLI (3-4-2-1): Ospina; Rrahmani, Koulibaly, Juan Jesus (67′ Fabian Ruiz); Di Lorenzo (27′ Malcuit, 83′ Zanoli), Demme (67′ Ounas), Zielinski, Mario Rui; Elmas, Mertens; Petagna (67′ Osimhen). All. Spalletti
Arbitro: Sozza
Ammoniti: Joao Pedro (C), Malcuit (N), Koulibaly (N)
Espulsi: nessuno
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