Gli azzurri commettono un ulteriore passo falso in campionato, registrando la terza sconfitta consecutiva in casa. La classifica è sempre più corta ed il quarto posto non appare ora così scontato, ma a preoccupare è soprattutto l’involuzione offensiva del Napoli
Il Napoli scivola ancora una volta in casa, questa volta contro lo Spezia. La formazione di Thiago Motta espugna il Maradona, con un trionfo che potrebbe salvare la panchina del tecnico. I tre KO casalinghi consecutivi sono un paradosso, considerando che il Maradona è stata un’autentica fortezza prima della sconfitta con l’Atalanta. Lo stadio è ora un territorio di facile conquista per gli avversari, specialmente quelli da battere per ritornare in Champions League.
Il difficile momento azzurro è arduo da analizzare: diversi fattori si mischiano quotidianamente, complicando i piani di Spalletti ed i suoi uomini. I tanti infortuni improvvisi hanno tagliato le gambe alla squadra, che ha tuttavia faticato ad imporsi anche contro avversari alla portata, raccogliendo due punti contro Sassuolo, Empoli e Spezia.
In questo periodo complicato non sta aiutando il pessimo rendimento degli esterni titolari. Lozano ha mancato una clamorosa occasione per pareggiare il match, e per rompere un digiuno che in campionato va avanti dal 3 ottobre. Non migliore il momento di Politano, il cui ultimo goal in campionato risale all’11 settembre contro la Juventus.
Numeri che fanno riflettere, considerando che la coppia di esterni aveva portato a casa un eccellente bottino di 27 goal complessivi la scorsa stagione. Capitan Insigne ha trovato la via del goal solo su calcio di rigore, e sta facendo discutere per i suoi comportamenti fuori dal campo, non contribuendo in positivo alla difficile causa azzurra.
Osimhen ha perso quasi la metà delle partite stagionali, in sua assenza è stato importante il contributo di alcuni elementi: Fabian, Zielinski e, nell’ultimo periodo, Elmas. Il “diamante” è andato in goal 3 volte nelle ultime 3 partite, colpendo anche un palo.
L’impegno di Andrea Petagna è innegabile, non è tuttavia possibile sopperire a lungo all’assenza di un centravanti: l’italiano ha messo a segno una sola rete nei quasi 700′ di gioco. Il peso del ruolo è dunque tutto sulle spalle di Mertens, che a 34 anni non può più garantire le certezze di un tempo. Dopo un grande momento di forma, con ben 5 reti consecutive, il folletto belga infatti non è riuscito ad incidere.
Spalletti fino ad ora non ha mai cercato alibi per il suo gruppo, ma l’involuzione del Napoli è da ricercare anche nella mentalità, come sottolineato dallo stesso Ghoulam nel post partita. Il tecnico dovrà dunque lavorare sodo per rinfiammare i suoi in vista di Torino.
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