Kostas Manolas “fugge” da Napoli e approda all’Olympiakos: storia di un grande flop e una promessa ai tifosi mai mantenuta.
Doveva far coppia con Koulibaly e creare un muro azzurro invalicabile. I tifosi della Roma, la sua ex squadra, erano delusi dalla mossa della dirigenza di venderlo ad una diretta concorrente. Kostas Manolas era felicissimo di cambiare aria per vivere una nuova esperienza e tentare l’assalto allo scudetto. Arrivato come un colpo grosso, è scappato a distanza di due anni quasi come se fosse un ladro.
Fuggito nel pieno della stagione, senza un saluto ai tifosi, con pochissime presenze collezionate in 3 mesi di gioco. E soprattutto, quest’alone di mistero attorno ai suoi infortuni. L’esperienza di Manolas a Napoli è stata un tremendo flop difficile da ripetere. Costato 36 milioni di euro, è stato ceduto all’Olympiakos per circa 3 milioni, più 1 di bonus. Ma soprattutto, Kostas aveva promesso una cosa ai tifosi che non è stata mai mantenuta.
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Manolas aveva un obiettivo, poi è fuggito da Napoli
La stagione attuale del centrale greco si può sintetizzare con due episodi chiave. Il primo è sicuramente il regalo a Morata in Napoli-Juventus, quando Manolas ha fornito un assist perfetto all’attaccante avversario dandogli la possibilità di sbloccare la partita. Il secondo, invece, è la puntualizzazione di Spalletti che rispose a distanza al suo giocatore dopo la vittoria in rimonta: “Dice che siamo fortissimi? Siamo quel che dimostriamo, non quello che diciamo“.
Manolas ci è ricascato. Proprio come nell’estate 2019, quando a seguito delle visite mediche a Villa Stuart si lasciò andare ad un commento a caldo. Ancor prima che fosse ufficializzato dal club azzurro, l’ex Roma non vedeva l’ora di conoscere i propri compagni e mister Ancelotti. L’entusiasmo era contagioso, ma successivamente l’avrà perso. Le sue prime parole da neo-acquisto del Napoli furono riportate da la Repubblica: “E’ arrivato il momento per me di vincere qualcosa di importante. Approdo in una squadra di grandi campioni che hanno il mio stesso obiettivo“. Alludeva chiaramente allo scudetto e non solo alla Coppa Italia, vinta poi nel 2020 con Gattuso ma senza scendere in campo in finale. Un infortunio, uno dei tanti, lo mise KO prima della ripresa del campionato a seguito dello stop causato dal Covid. Quella Coppa Italia rappresenta il suo unico trofeo in Italia in sette stagioni e mezzo.