Il Napoli scivola al quarto posto, trascinato verso il basso dai continui infortuni e tanta sfortuna, manifestatasi anche ieri nel surreale goal di Cutrone. Sono dunque 5 i punti collezionati dalla squadra di Spalletti nelle ultime 6. Ma c’è un ulteriore dato che preoccupa.
Il Napoli, indubbiamente, ha un conto aperto con la sfortuna. Tra infortuni, pali ed episodi che spesso non sorridono alla squadra di Spalletti. Per avere la meglio sull’Empoli, considerando i valori in campo, sarebbe tuttavia bastata più lucidità nelle scelte (come ammesso dal mister) e meno frenesia.
La necessità di trovare il goal, unitamente alla convinzione che esso sarebbe presto arrivato per superiorità tecnica, hanno portato il Napoli a concludere 30 volte verso la porta avversaria, generando tuttavia 0 grandi occasioni da goal.
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Zero “grandi occasioni” per segnare: tanti tiri da fuori, bassa pericolosità
Gli azzurri hanno spesso cercato la conclusione da fuori e da posizioni non favorevoli, senza imbastire azioni tramite il fraseggio, nonostante la qualità emersa in questo fondamentale. Tanti tiri, poca pericolosità e “zero grandi occasioni” statistiche per segnare.
Nelle 6 partite successive all’infortunio di Osimhen, la squadra ha generato 7 “big chances”, nelle precedenti 6 con il nigeriano in campo ben 14: il doppio. I goal sono comunque arrivati, ben 12, mascherando un calo che presto o tardi si sarebbe dovuto manifestare.
L’importanza di Osimhen: Spalletti chiede più impegno
Victor Osimhen è stato un protagonista assoluto del “momento magico” della squadra di Spalletti, in sua assenza diversi azzurri hanno trovato la via del goal, cercando di trascinare la squadra nei momenti difficili: Zielinski, Fabian e Mertens hanno fatto gioire i tifosi con diverse magie da fuori area.
Segnare sempre dalla distanza non è cosa semplice ed i numeri, prima o poi, cercano giustizia. Spalletti chiede un atteggiamento diverso ai suoi uomini, ben consapevole delle difficoltà che stanno affrontando (più gravi delle mere sconfitte, che possono arrivare). Massima concentrazione per il Milan, con una settimana a disposizione per riordinare le idee e riposare.