L’Atalanta espugna il ‘Maradona’ in rimonta in un match spettacolare: Napoli rimaneggiato e sorpassato in classifica da Milan e Inter.
Il Napoli perde la testa della classifica e lo fa nel modo più crudele possibile: in vantaggio fino al 66′, gli azzurri si fanno rimontare dall’Atalanta, da oggi ufficialmente sedutasi al tavolo dello Scudetto.
Spalletti (assente in panchina per squalifica) ridisegna il Napoli con un inedito 3-4-3, in cui Di Lorenzo è uno dei braccetti difensivi e Malcuit è l’esterno sulla fascia destra. Una novità tattica enorme che, almeno nella prima parte, gli azzurri faticano ad assorbire. Tra i più in difficoltà c’è Rrahmani che soffre terribilmente la fisicità di Zapata, caparbio nel difendere la sfera e appoggiarla per l’accorrente Malinovskyi: il mancino dell’ucraino è perfetto e Ospina, in controtempo, può soltanto guardare. Il Napoli fatica a uscire palla al piede dalla propria metà campo e deve affidarsi alle iniziative dei singoli: nello specifico di Mario Rui, il cui cross non viene capitalizzato al massimo da Lozano sul palo più lontano. Zapata si dedica alle sponde e, quella per Pessina, per poco non gli vale il secondo assist di giornata. A cavallo della mezz’ora sale in cattedra Ospina, decisivo prima sulla botta di Zappacosta e poi sul successivo tap-in aereo di Zapata: due interventi che tengono vive le speranze degli azzurri, riportati in linea di galleggiamento da Zielinski che abbatte la porta di Musso, dopo il muro miracoloso di Palomino.
Le buone sensazioni maturate a ridosso dell’intervallo si confermano nelle prime battute della ripresa: Malcuit premia la velocità di Mertens che sfugge a Demiral partendo prima della linea di centrocampo, per poi fulminare Musso con un preciso piazzato. Anziché alimentare la vena offensiva, però, il Napoli si concede alle scorribande atalantine traballando pericolosamente in difesa: Zapata fa tremare il ‘Maradona’ con una frustata aerea che si stampa sul palo, Ospina è reattivo sul tentativo di Toloi dopo la revoca, da parte del VAR, di un rigore concesso da Mariani per un tocco (inesistente) col braccio di Mario Rui. Il portiere colombiano deve però arrendersi all’imbucata dell’italo-brasiliano per un altro difensore, Demiral, che scappa tra Rrahmani e Juan Jesus e si fa perdonare con la botta del 2-2. Domenichini cambia due terzi del tridente offensivo ma, a trovare ancora il goal, è l’Atalanta: cioccolatino di Ilicic per il piazzato chirurgico dal limite di Freuler che gela l’intero stadio. I partenopei cercano di raccogliere le ultime forze rimaste per organizzare l’assalto guidato da Malcuit, il cui tiro-cross crea più di qualche affanno a Musso. Gasperini fiuta il pericolo e passa alla retroguardia a quattro, blindando un successo che iscrive la ‘Dea’ alla lotta Scudetto nonostante il sussulto finale di Petagna, che non trova la porta da ottima posizione.
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Napoli-Atalanta 2-3, il tabellino
Marcatori: 7′ Malinovskyi (A), 40′ Zielinski (N), 47′ Mertens (N), 66′ Demiral (A), 71′ Freuler (A)
NAPOLI (3-4-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus; Malcuit (85′ Politano), Zielinski, Lobotka (56′ Demme), Mario Rui; Lozano (67′ Petagna), Mertens (67′ Ounas), Elmas. All. Spalletti
ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Zappacosta (46′ Hateboer), De Roon, Freuler, Maehle (83′ Djimsiti); Pessina (56′ Ilicic), Malinovskyi (73′ Pasalic); Zapata (82′ Muriel). All. Gasperini
Arbitro: Mariani
Ammoniti: Malinovskyi (A), Rrahmani (N), Malcuit (N), Pasalic (A), Djimsiti (A)
Espulsi: nessuno