Sassuolo-Napoli non è una gara come tutte le altre per Spalletti: il bilancio contro i neroverdi è tutt’altro che positivo.
Basterebbe pronunciare il nome “Sassuolo” per alzare il livello dell’attenzione in casa Napoli, a maggior ragione in una situazione di classifica rosea e con pochi margini d’errore: il 3-3 dello scorso marzo è ancora un ricordo che fa male, due punti persi al 94′ che, numeri alla mano, avrebbero permesso di raggiungere la qualificazione in Champions League. La squadra neroverde non evoca buone sensazioni nemmeno a Luciano Spalletti, alla luce della storia recente di un confronto negativo per il tecnico di Certaldo.
Eppure Spalletti aveva iniziato alla grande, vincendo le prime tre gare contro il Sassuolo quando era ancora l’allenatore della Roma: l’ultima gioia è il 3-1 dell’Olimpico, risalente al giorno di San Giuseppe del 2017, prima di un ruolino da dimenticare maturato nel biennio trascorso sulla panchina dell’Inter. Da tecnico dei nerazzurri, Spalletti ha perso tre gare su quattro al cospetto degli emiliani, pareggiando soltanto quella del 19 gennaio 2019: uno 0-0 in cui rischiò seriamente di capitolare, salvato soltanto dalle parate di un Handanovic in stato di grazia.
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Spalletti non si fida: il Sassuolo è un ‘ammazzagrandi’
Nonostante il deludente dodicesimo posto in classifica, il Sassuolo si è regalato momenti di gloria niente male battendo due grandi del nostro campionato: gli ultimi due successi, i ragazzi di Alessio Dionisi li hanno ottenuti contro il Milan a San Siro e la Juventus all’Allianz Stadium, mentre Atalanta e Inter hanno avuto la meglio soltanto di misura con il medesimo risultato (2-1). I grandi appuntamenti esaltano i neroverdi e Spalletti conosce benissimo questa insidia, avendo provato sulla sua pelle i tormenti che una squadra giovane e di talento è in grado di infliggere anche ad avversari più quotati.