Infortunio di Victor Osimhen, i tempi sono sempre più lunghi: le parole del chirurgo che l’ha operato per le fratture
L’infortunio di Victor Osimhen è sempre più una tegola per il Napoli. Proprio come l’anno scorso, l’attaccante dovrà restar fermo per un periodo davvero lungo, perché la situazione è ancora peggiore di quella prospettata all’inizio.
L’attaccante è finito sotto i ferri ed in queste ore sta riposando nella clinica dove si è sottoposto all’intervento. Il Prof. Tartaro, che ha operato l’attaccante, prima di andare in sala operatoria aveva indicato in 15 giorni per iniziare a correre e sei settimane il tempo per iniziare gli allenamenti. Questo perché il ragazzo ha riportato “5 fratture scomposte e pluriframmentate allo zigomo sinistro” con coinvolgimento dell’orbita.
La sala operatoria, però, ha regalato tutta un’altra verità, ben peggiore per quanto riguarda i tifosi del Napoli e, soprattutto, Luciano Spalletti. Perché un anno dopo per i partenopei di nuovo lo stesso spettro di aver perso per un lunghissimo periodo il centravanti.
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Infortunio Osimhen: niente Coppa d’Africa
Il Prof. Tartaro, ad intervento ultimato, ha svelato la situazione relativa ad Osimhen ai microfoni di calciomercato.it. Un intervento chirurgico durato ben “tre ore e mezza” con i chirurghi che hanno “dovuto applicare su più punti del viso tre incisioni“.
E la prognosi fatta dal club azzurro, dei novanta giorni, è “concretissima“. E c’è anche un problema relativo alla possibile maschera protettiva che potrebbe utilizzare il bomber. “Si appoggia dove c’è la frattura” ha spiegato sostenendo come sia necessario “studiarne una adatta alla conformazione del volto dell’attaccante”, una questione tutt’altro che banale, perché “c’è un nervo lì“.
In una situazione di totale incertezza, una situazione sembra assodata; niente Coppa d’Africa per il bomber. “Non va” ha continuato il chirurgo che ha ammesso come si siano presi “una forbice larga” per capire come “rispondono nervo ed orbita” anche perché “è uscito dall’orbita l’occhio e la cavità oculare si è stretta“.