Il caso stadio tiene ancora banco a Napoli. Nonostante l’aumento della capienza, concesso dal Governo, il ‘Maradona’ resta semivuoto.
C’era una volta il dodicesimo uomo, capace quasi da solo di fare la differenza e trascinare la squadra oltre i propri limiti. Dopo il lungo periodo a porte chiuse causa pandemia, invece, a Napoli il pubblico di fatto non è mai tornato allo stadio nonostante l’ottimo rendimento degli uomini di Spalletti.
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Caso stadio a Napoli: dov’è il pubblico?
I numeri d’altronde non mentono. Basti pensare come contro il Bologna giovedì sera sugli spalti del ‘Diego Armando Maradona’ non dovrebbero esserci più di 16-20 mila spettatori. Ben al di sotto del 75% della capienza massima concessa dal Governo nelle ultime settimane. Davvero un peccato considerato che il Napoli avrebbe bisogno anche del calore del suo pubblico per continuare la corsa in vetta alla classifica nell’appassionante testa a testa col Milan.
Qualche settimana fa lo stesso Spalletti aveva chiesto un maggiore sostegno nelle partite casalinghe, pur sottolineando di comprendere i motivi per cui finora non ci sia mai stato il tutto esaurito: “Il calcio va giocato con lo stadio pieno, con i boati. Le squadre e i loro tifosi devono essere una cosa sola per andare a vincere le partite. Bisogna stare un po’ attenti, perché il momento è difficile, con quelli che sono i prezzi per venire allo stadio, per far entrare tutti e far partecipi tutti”.
Caro biglietti, servizi, parcheggi: i problemi del ‘Maradona’
Non c’è dubbio che il caro-biglietti sia una delle ragioni che tiene lontana molta gente dallo stadio e non solo a Napoli, dove però a questo si aggiungono problemi logistici e di servizi non all’altezza. A partire da una copertura dell’impianto che non permette di ripararsi in caso di forte pioggia neppure in tribuna. Per non parlare dei mezzi pubblici quasi inesistenti o del problema parcheggi. Tutti aspetti che di certo non aiutano l’afflusso e di conseguenza tengono lontani i tifosi, che preferiscono guardare la squadra del cuore comodamente seduti sul divano di casa.