Luciano Spalletti torna in quella che è stata la sua Roma per tanti anni ma i tifosi giallorossi sono pronti a fischiarlo.
Quasi sette anni insieme sono una vita nel mondo del calcio italiano, abituato a bruciare amori e passioni in pochissimo tempo. Ecco perché il ritorno a Roma, sponda giallorossa, non potrà mai essere banale o solo normale per Luciano Spalletti che nella Capitale ha vissuto le stagioni più belle da tecnico in Serie A.
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Gli anni nella Capitale: tre trofei e calcio spettacolo
Lo Scudetto non è mai arrivato, è vero, ma durante l’era Spalletti la bacheca della Roma si è arricchita comunque con due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Niente male per una società e una piazza non certo abituata a vincere, tanto che i giallorossi non conquistano un trofeo proprio dal 2007/08 quando sulla panchina c’era l’allenatore di Certaldo. Il tutto senza dimenticare il calcio spettacolo spesso proposto dalla Roma a quei tempi e alcune prestigiose vittorie internazionali come quelle ottenute contro il Real Madrid in Champions League.
Spalletti torna a Roma: rischio fischi
Il secondo capitolo dell’esperienza di Spalletti alla Roma invece è stata decisamente meno fortunata, sia in termini di risultati che soprattutto per i rapporti molto tesi col capitano Francesco Totti che ha attribuito all’allenatore le maggiori responsabilità per il suo addio al calcio giocato. Proprio quanto successo con l’ex numero 10 giallorosso rischia di rovinare il ritorno di Spalletti dato che la Sud, cuore pulsante del tifo, non gli ha perdonato il trattamento riservato all’idolo di casa.
Il rischio di essere accolto domenica sera da una sonora dose di fischi in quello che è stato il suo stadio, insomma, è altissimo. Stavolta, nel caso, toccherà a Spalletti tapparsi le orecchie e dirigere il Napoli come un direttore d’orchestra. L’obiettivo d’altronde è di quelli da non fallire: ottenere la nona vittoria consecutiva in campionato e difendere il primo posto. Una bella rivincita su Totti e gli eventuali contestatori.