La drastica decisione delle autorità per Napoli-Legia Varsavia manda su tutte le furie il club polacco: la replica e le accuse
Tra una settimana esatta, il Napoli ospiterà il Legia Varsavia per la terza giornata di Europa League. E’ un match fondamentale, visto che gli azzurri dovranno giocare contro la prima in classifica, che inaspettatamente è riuscita a battere Spartak Mosca e Leicester.
Tutto l’entusiasmo della squadra polacca è stato smorzato dalla Prefettura di Napoli, la quale ha vietato la vendita dei biglietti ai residenti in Polonia per l’incontro Napoli-Legia Varsavia. Una decisione che ha spiazzato il club della capitale, che ora punta il dito contro le autorità campane e parla di discriminazione. L’accusa è gravissima.
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Non le manda a dire la società polacca che si vede privata dei propri sostenitori in un match delicato per il passaggio del turno di Europa League. Il 21 ottobre al Diego Armando Maradona ci saranno solo tifosi del Napoli e nessun tifoso del Legia Varsavia proveniente dalla Polonia. Il motivo è legato alla sicurezza, ma la decisione della Prefettura ha suscitato l’ira del club polacco: “Atto del tutto ingiustificato e discriminatorio – scrive il Legia Varsavia sul proprio sito ufficiale – La decisione di vietare la trasferta dei tifosi polacchi per il match contro il Napoli è scandalosa e priva i nostri tifosi del pieno diritto di sostenere la propria squadra durante le partite in trasferta. Tutto ciò è contro lo spirito sportivo e contro i valori su cui si basa il calcio europeo“.
Infine, la società polacca sottolinea che al ritorno il trattamento per i tifosi del Napoli non sarà lo stesso: “Siamo pronti ad ospitare i supporter azzurri, siamo preparati in termini di organizzazione“. Una stoccata alle autorità italiane, che evidentemente reputano troppo pericoloso l’accesso dei tifosi del Legia al Maradona e non sono organizzate per contenere eventuali complessità.
Perché vietare la trasferta a Napoli ai tifosi proveniente dalla Polonia? In effetti, la decisione della Prefettura campana non arriva per caso. Nel 2015, in occasione del match tra il club partenopeo ed il Legia Varsavia, ci furono diversi scontri tra ultras del Napoli e quelli polacchi in diverse zone della città: a Capodichino, a Piazza Garibaldi, fuori lo stadio San Paolo.
Dunque, per evitare il disordine pubblico, la Prefettura di Napoli ha preferito prendere una decisione drastica che a distanza di 6 anni è stata mal digerita dalla società della capitale polacca.
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