Lorenzo Insigne, altro che Stati Uniti ed Mls: per il prolungamento del contratto con il Napoli manca un fattore importanti
Che il rinnovo di Lorenzo Insigne col Napoli non sia una questione facile l’ha detto lo stesso capitano azzurro qualche giorno fa. E sicuramente non ha detto una bugia: la trattativa non è per niente semplice, anzi al momento non sembra esserci alcuna trattativa dato che non risultano proposte ufficiali da parte del Napoli.
Per il momento siamo alle scaramucce verbali, da una parte e dall’altra, con dichiarazioni a mezzo stampa e articoli che paventano un addio che però è ben lontano dal consumarsi. Nove mesi, nella peggiore delle ipotesi, cioè quella in cui davvero Insigne dovesse non rinnovare il suo contratto, in scadenza a giugno 2022.
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Insigne, la Champions crocevia per tenere il capitano?
Altrimenti si andrà avanti con un accordo nuovo, probabilmente l’ultimo della carriera del capitano che a quel punto punterà a chiudere la carriera in azzurro.
Ma prima deve arrivare un’offerta, bisogna valutarla e poi eventualmente firmare. In questo senso il tempo al momento potrebbe anche giocare in favore del Napoli e dello stesso Insigne. La partenza spettacolare in campionato pone quantomeno una piccola ipoteca sui primi 4 posti in classifica, e al di là di tutto è un’ottima notizia. Perché al di là degli ovvi vantaggi sportivi ed economici, tornare in Champions dopo 3 anni darebbe anche a De Laurentiis la tranquillità per pianificare il futuro senza troppi tagli al monte ingaggi.
Ecco che a quel punto potrebbe arrivare la proposta giusta per blindare il capitano, che come prima scelta ha sempre e comunque quella di restare in maglia azzurra. Certo, non è facile, ma non è neppure impossibile. Basta volerlo.