Perché Luciano Spalletti è stato scaricato dall’Inter: la spiegazione di Beppe Marotta e la stoccata all’allenatore del Napoli.
Prima di approdare al Napoli, Luciano Spalletti è stato due anni fermo ai box, sotto contratto con l’Inter ma senza la possibilità di allenare una squadra. Non un periodo facile per il tecnico, scaricato dalla squadra che era riuscita a portare in Champions League dopo diversi anni di assenza e delusioni. Ma alla proprietà qualcosa non andava bene e allora l’amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta ha deciso che era il momento di puntare su un altro allenatore.
In una chiacchierata al Festival dello Sport, il dirigente dell’Inter ha svelato i dettagli e il motivo di sollevare dall’incarico Spalletti l’estate del 2019 per puntare su Antonio Conte. Le parole di Marotta sono pungenti nei confronti dell’attuale mister del Napoli.
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Marotta e la stoccata a Spalleti: “L’Inter doveva tornare competitiva”
Durante la lunga intervista sul palco di Trento, Beppe Marotta ha raccontato che la proprietà nerazzurra reputava necessario vincere il prima possibile: “Avevamo ancora due anni di contratto con Spalletti, ma l’Inter doveva tornare ad essere competitiva per lo scudetto e in Europa: da quel momento abbiamo costruito una squadra grazie ai valori portati da Antonio Conte, ancora oggi un patrimonio“.
Per l’ad della società milanese la formazione allenata da Luciano Spalletti aveva dei limiti, evidentemente ricondotti al tecnico: “Una squadra vincente la costruisci se hai una visione del futuro e se hai la capacità di selezionare un gruppo che porti ad essere squadra: bisogna avere responsabilità, inseguire degli obiettivi e creare unità“. Tutte caratteristiche che Marotta non vedeva in quell’Inter allenata da Spalletti, ma sono gli stessi valori che stanno determinando il grande cammino della rosa azzurra, in vetta alla classifica di Serie A.