Proseguono le indagini della Procura Federale in merito agli insulti a Koulibaly, Anguissa e Osimhen: cosa rischia la Fiorentina dopo gli ululati razzisti.
La Procura Federale ha aperto le indagini per gli insulti razzisti piovuti dagli spalti dello stadio della Fiorentina a Koulibaly, Anguissa e Osimhen. Un episodio che ha messo in imbarazzo la società viola e che ha messo in luce un problema irrisolto della società italiana. Il razzismo è un male ancora tutto da estirpare e non bastano i messaggi social o davanti ai microfoni da parte delle vittime. Bakayoko, Maignan e qualche giorno fa i tre calciatori del Napoli in sole sette giornate sono stati insultati per il colore della loro pelle dai tifosi avversari.
L’episodio dell’Artemio Franchi di Firenze sarà ben valutato dalla FIGC che dovrà identificare i responsabili e pensare ad una punizione severa. Intanto, anche la Fiorentina trema per possibili ripercussioni: ecco cosa può succedere.
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Fiorentina collaborativa: zero rischi per gli insulti razzisti a Koulibaly, Anguissa e Osimhen
E’ capitato spesso in precedenza che a causa del comportamento di alcuni gruppi di supporter, interi settori fossero chiusi per un numero di partite. Non sarà questo il caso. Infatti, la Fiorentina ha preso immediatamente le distanze sulle offese a sfondo razziale nei confronti di Koulibaly, Anguissa e Osimhen, chiamate “scimmie” da un gruppo di tifosi del Franchi di Firenze.
Il club viola ha collaborato con la Procura Federale fornendo video in suo possesso e aiutando le autorità a fare chiarezza. Inoltre, sono arrivate anche le scuse di Joe Barone, il dirigente della società toscana, che ha tuonato contro i responsabili: “Sono cose inaccettabili“. E ancora, la Fiorentina vuole proibire l’accesso ai supporter razzisti una volta identificati. Un gesto nobile che dovrà essere seguito anche da altre società, spiega in una nota il club di Commisso. Insomma, solo così si può combattere il razzismo ed evitare nuovi episodi di questo tipo.