Un dualismo infinito, sul quale Luciano Spalletti ha dato il suo punto di vista in conferenza. Parliamo dell’eterno confronto Meret-Ospina.
Il solito dubbio, il solito enigma, che ormai da anni tiene in apprensione i tifosi del Napoli: chi è il portiere titolare? La verità è che una risposta certa a questa domanda, a conti fatti, non c’è. Nemmeno Luciano Spalletti è riuscito a sciogliere i dubbi in maniera definitiva su questo atavico problema che, per la verità, ad inizio stagione sembrava avesse trovato una sorta di risoluzione.
In partenza, infatti, pareva che la scelta fosse ricaduta su Alex Meret, anche per quello che è stato l’investimento del club su questo giocatore ed il fatto che anche il presidente De Laurentiis – in interviste precedenti – avesse elogiato proprio l’ex portiere della Spal, arrivato a Napoli come grande prospetto per tutto il panorama italiano.
Ma il problema – se cosi si può chiamare – risiede in un aspetto concreto ed incisivo: Ospina è forte, e possiede delle caratteristiche peculiari che gli allenatori, soprattutto quelli che cercano di sviluppare un calcio moderno, amano follemente. In primis (e soprattutto) il saper giocare con i piedi, qualità che Meret non è ancora riuscito a sviluppare nella maniera corretta, o quantomeno incisiva come invece il colombiano già possiede di natura.
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Portieri e gerarchie, la spiegazione di Spalletti
Ecco perchè, ad oggi, ancora non si è eletto un portiere titolare, quello che ha preso definitivamente le chiavi della porta azzurra. Si Meret, ma Ospina – come spiegato da Spalletti nelle scorse settimane – ha delle capacità che concretamente aiutano la squadra in quella costruzione del basso ormai sdoganata in tutta Europa.
Ieri, durante la conferenza stampa pre Fiorentina, proprio l’allenatore azzurro ha risposto ad una domanda riguardo le gerarchie dei portieri, dando cosi il suo punto di vista. “Sono due portieri forti, l’ho già detto che quando ci dono due giocatori forti ad uno gli si fa posto nella postazione vicina. Qui non gli si può far posto, perchè due portieri non si possono far giocare, e si rischia di andare a penalizzare di più di quelli che sono i suoi demeriti quello che non viene scelto”, le parole dell’allenatore azzurro.
Poi il tecnico azzurro ha chiosato sull’argomento, spiegando come si svilupperanno le dinamiche anche in futuro: “Anche per quanto riguarda i portieri ci saranno momenti dove poi la condizione può salire o calare, allora prendo in considerazione l’eventuale novità. Se no è sempre il campo, quello che loro fanno, che mi dà indicazioni. Sono due portieri fortissimi”, ha spiegato Spalletti.