Un viaggio esplorativo nel mondo dello Spartak Mosca, prossima avversaria del Napoli in occasione della seconda giornata dei gironi di Europa League.
In occasione della seconda giornata di Europa League il Napoli accoglierà e affronterà allo Stadio Maradona lo Spartak Mosca, il quale ha perso già la sfida al debutto contro il Legia Varsavia. Per conoscere meglio l’avversario degli azzurri napolicalciolive.com si è rivolto a Michael Braga, giornalista ed esperto di calcio russo.
– Che squadra deve aspettarsi il Napoli e con quale spirito lo Spartak Mosca sta disputando l’Europa League?
“Un tempo le squadre russe facevano forza in trasferta, ma non soltanto perché manchi il fortino casalingo, è una questione di mentalità ‘impaurita’, anche con squadre meno forti del Napoli. Lo Spartak però cercherà di fare bene, non snobberà l’Europa League”.
– È corretto dire che i russi si trovino nel momento di maggiore difficoltà?
“Si tratta pur sempre della squadra più titolata e tifata di Russia, anche dai paesi ex sovietici. È la squadra del popolo che, ad esempio, contrasta il CSKA, che è la squadra dell’esercito, e la Dinamo, che è quella dei poliziotti. Questo sentimento è ancora vivo. Potrebbe assomigliare alla Roma: c’è amore del pubblico, ma si contesta molto. Al momento la squadra vive un periodo di grande difficoltà. Ha cambiato tecnico a inizio stagione, poiché Tedesco aveva già comunicato a gennaio che sarebbe andato via, ed è giunto Rui Vitoria. Il ritiro è andato bene, ma ci sono state poche partite e i propositi si sono capovolti con l’inizio della stagione ufficiale”.
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– Che impressione ha lasciato Spalletti in Russia?
“Spalletti in Russia ha lasciato un’impressione molto positiva, anche se sicuramente non allo Spartak, considerata la grande rivalità che c’è con lo Zenit. Spalletti ha battuto diverse volto lo Spartak, una volta con un passivo di 5-0! Rispetto a Mancini viene ricordato molto diversamente, con grande stima. Ha fatto molto bene e conosce bene lo Spartak, questa può essere una componente di forza, sebbene alcuni calciatori siano cambiati”.
– Su cosa punterà Rui Vitoria per limitare il Napoli?
“Potrebbe partire per difendersi, ma la difesa è traballante attualmente e la mediana ha dei problemi per gli infortuni. Forse sarà questo il reparto più difficile da prevedere come formazione e sperimentare in quella zona del campo, porta risultati dubbi. Nonostante ciò costa credere che la squadra verrà a Napoli con tre punte, in modo così spavaldo”.
– Quale potrebbe essere la formazione tipo e la probabile per questo match?
“A causa del limite per gli stranieri, non si possono fare tanti cambi in Europa. Dubito che si vada a viso aperto ma nonostante ciò la squadra potrebbe schierarsi col 3-4-3: Maksimenko tra i pali, in difesa Rasskazov, Gigot e Dzhikiya. A centrocampo Moses, Umyarov, Hendrix o Litvinov e Ayrton; in avanti invece Larsson o Bakaev con Ponce e Promes.
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