Spalletti ha già individuato i due leader del suo Napoli: accanto al capitano spunta un comandante. Totti e Icardi sono dimenticati.
Sono bastati pochi mesi per dimenticare il burrascoso passato. Un passato fatto di fasce strappate dal braccio, frasi al veleno, troppe panchine e una serie tv che Spalletti non ha ancora digerito. Il rapporto del tecnico con i leader delle sue ex squadre non è mai stato troppo sereno, chiedere per informazioni a Mauro Icardi e soprattutto Francesco Totti.
Totti e una serie indigesta: “Poteva farla su di lui”
Lo storico capitano della Roma, nel secondo capitolo dello Spalletti giallorosso, non ha apprezzato il modo in cui l’allenatore toscano lo ha gestito. E non ne ha certo fatto mistero anche pubblicamente con dichiarazioni taglienti. Fino alla serie tv a lui dedicata e trasmessa da Sky qualche mese fa. Una serie da cui la figura di Spalletti esce a pezzi, tanto che il tecnico non ha lesinato critiche a quanto visto sullo schermo: “Totti? Sono felice di avergli dato la possibilità di fare una fiction, ma aveva i contenuti per farla anche su di lui”.
Icardi all’Inter, il capitano ‘degradato’
Le cose non sono andate troppo meglio all’Inter con Mauro Icardi, degradato dal ruolo di capitano dopo uno screzio con Spalletti. Screzio che di fatto ha segnato la fine della storia tra l’argentino e i nerazzurri portando alla cessione del numero 9. Prima però è toccato a Spalletti gestire mesi caldissimi, tra le pressioni esterne e uno spogliatoio da difendere: “Icardi fa divertire voi. Lui per come si è comportato deve stare fuori, devono giocare gli altri. Siete voi giornalisti che create la novella. C’è da stare in uno spogliatoio”.
Spalletti, il capitano e il comandante del Napoli
Problemi che Spalletti non sembra avere trovato al Napoli dove, anzi, l’allenatore ha subito individuato i leader a cui affidarsi nei momenti difficili che sicuramente arriveranno. “Abbiamo un capitano che è Insigne ed un comandante che è Koulibaly. È un calciatore che è roba tosta, è roba forte”, ha assicurato il tecnico che d’altronde nei confronti del difensore aveva già speso parole importanti prima della partita contro la Juventus. Il capitano e il comandante: il Napoli che sogna in grande può partire da qui.