Diego Demme vede la luce e il rientro in campo: l’infortunio sembra alle spalle, quando tornerà tra i convocati e come cambia il centrocampo del Napoli.
Luciano Spalletti non ha ancora potuto utilizzare Dries Mertens e Diego Demme, entrambi fermati da un infortunio in estate. In realtà, il centrocampista tedesco è stato vittima di un problema a causa di uno scontro con un avversario durante un’amichevole in ritiro. Una sciagura tremenda per il Napoli e per il calciatore, pedina fondamentale del centrocampo azzurro fino allo scorso anno.
Fortunatamente, Diego non si è lasciato abbattere e ha lavorato duro per ritornare presto in campo. Infatti, trapelano le indiscrezioni sui tempi e sul rientro dall’infortunio: presto Demme può tornare tra i convocati.
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Infortunio Demme, i tempi del rientro in campo
Da una settimana il centrocampista tedesco ha svolto tutti gli allenamenti col gruppo a Castel Volturno. Addirittura, nelle ultime due sessioni ha giocato le partitelle con i compagni. Buone notizie che lasciano alle spalle il problema la ginocchio e fanno ben sperare.
Dunque, il rientro in campo di Demme è ormai prossimo: ancora out per Sampdoria e Cagliari, ma possibile convocato per la sfida al Franchi del 3 ottobre in Fiorentina-Napoli.
Napoli, come cambiano le gerarchie di centrocampo
Al momento, Spalletti sembra aver trovato il perfetto equilibrio a centrocampo con Fabian Ruiz e Anguissa. L’altra mezzala (o trequartista in caso di 4-2-3-1) è Elmas o Zielinski, alternati in questo avvio di stagione. L’anno scorso Demme aveva ricoperto il ruolo di metronomo ma ora dovrà riconquistare il posto e non sarà facile.
Certamente, visti i tanti impegni, quando l’allenatore avrà tutti a disposizione a centrocampo – compreso Lobotka – potrà ruotarli a suo piacimento tecnico-tattico. Ma con un 4-2-3-1 i due mediani preferiti saranno lo spagnolo ed il camerunese. In un centrocampo a tre, invece, Diego ovviamente occuperebbe il ruolo di vertice basso. Insomma, al rientro di Demme, Spalletti potrà continuare a variare gli schemi a seconda dell’avversario e dei suoi uomini.