Fabiàn Ruiz sembra aver trovato la sua dimensione in un ruolo impensabile fino a qualche mese fa. Spalletti ha già chiarito tutto.
Un Fabiàn cosi non l’avevamo mai visto. In quella posizione, sia chiaro. Perchè delle qualità dello spagnolo sarebbe stato difficile metterne in discussione lo spessore, visto anche il grande richiamo mediatico che il centrocampista ha ormai da tempo anche in Spagna. Durante le ultime sessioni di mercato big club sono stati accostati al giocatore, anche se il Napoli non ha mai minimamente pensato di privarsene, non senza offerte di un certo tipo.
E cosi Fabiàn si è trovato nuovamente (e letteralmente) al centro del gioco, in quella posizione di ‘play’ che gli era costata grandi critiche. Con Gattuso, infatti, l’ex Betis era già stato utilizzato in mezzo ai tre di centrocampo, trovando però soltanto critiche e facendo grande fatica. Una bocciatura su tutta la linea da parte di tifosi ed addetti ai lavori che, però, ad oggi dovranno di sicuro fase un passo indietro.
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Fabiàn ha messo a tacere i detrattori: Spalletti ha certificato
Con Spalletti sono cambiate tante cose, e con esse anche l’immagine di Fabiàn in mezzo al campo. Stessa posizione ma rendimento totalmente diverso. Merito sicuramente dell’allenatore e di un’idea di gioco che porta Fabiàn ad essere fulcro senza pressione, anche grazie al lavoro di un elemento come Anguissa, ad oggi fondamentale per le economie del centrocampo.
Di fatto, Fabiàn ‘play’ sta funzionando anche grazie al ruolo dell’ex Fulham, in grado di coprire le spalle allo spagnolo in maniera efficace rispetto a come facevano altri in passato. E cosi Spalletti ha chiarito questo aspetto anche ieri ai microfoni di Dazn durante il post partita: “Poi Fabian in passato in questo ruolo aveva fatto delle grandi partite, alternando qualche errore nel tenere palla. A lui piacere tenere palla, trascinarla. Invece stasera ha giocato a due tocchi”, ha spiegato l’allenatore.
“Se continua così può diventare un play importantissimo perché gioca corto, gioca lungo, è fisico. Non è velocissimo nelle distanze ampie, ma quel ruolo lì può farlo. E’ resistente”, ha proseguito Spalletti che poi ha anche posto l’attenzione sull’importanza di Anguissa in questa struttura tattica: “Poi è chiaro che avere Anguissa che qualche volta ci copre le spalle e azzera tutto ci completa perché gli altri sono calciatori più tecnici”.