Il Napoli si prepara all’esordio in Europa League contro il Leicester, Spalletti ha già spiegato quale sarà l’approccio alla competizione.
Snobbare l’Europa League? Non se ne parla nemmeno, non secondo quella che è l’idea di Luciano Spalletti. Si avvicina l’esordio del Napoli nella seconda competizione europea, il tutto con gli azzurri che attualmente si trovano primi in classifica insieme a Roma e Milan. Certo, dopo appena tre giornate è assolutamente vietato fare qualsiasi tipo di volo pindarico, ma è anche vero che con l’arrivo del tecnico di Certaldo qualcosa – sotto il punto di vista della mentalità – sembra sia cambiato drasticamente.
A cominciare dall’approccio alle coppe: Spalletti non vuole lasciare nulla al caso, ed anche quella che per alcuni rappresenta soltanto una scocciatura, per l’allenatore del Napoli è un’altra occasione di crescita, oltre a rappresentare – probabilmente – uno degli obiettivi stagionali. Se non vincere l’Europa League, almeno arrivare più lontano possibile, in attesa di ritrovare il piazzamento Champions che manca ormai da tre anni.
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Spalletti e l’approccio all’Europa, la frase spiega tutto
Insomma, nessuno pensi di ritrovarsi un Napoli rimaneggiato o svogliato contro il Leicester. L’Europa League vale quanto il campionato, e questo è ben chiaro nella mente dell’allenatore che ha già chiarito in maniera precisa quello che dovrà essere l’approccio della sua squadra alla competizione continentale.
“Io gioco volentieri in Europa, giocherei pure al parco“, ha spiegato proprio Spalletti imbeccato durante la conferenza stampa post-Juve su quello che sarà proprio il match contro il Leicester. Il Napoli dovrà scendere in campo con la stessa concentrazione, lo stesso entusiasmo e la stessa organizzazione vista anche durante i primi tre match di campionato, che sono valsi ben 9 punti.
Spalletti ha voglia di giocarsele tutte, e di sicuro il suo Napoli non deluderà le aspettative, al netto di un chiarimento che lo stesso tecnico toscano ha specificato rispondendo sempre sul match contro le foxes: “È chiaro che bisogna avere un numero di calciatori che permetta di recuperare, i viaggi sui muscoli dei calciatori hanno un costo perchè altrimenti non sono al top”.