Un progetto da ben 10 miliardi. Il presidente De Laurentiis ha un quadro chiaro di quello che sarà il calcio nei prossimi anni.
Se è vero che l’idea Superlega (e tutto il progetto annesso) è crollata praticamente in un battito di ciglia, è al contempo vero che i problemi del calcio – quelli che hanno indotto diversi club ha organizzarsi per un torneo sganciato dall’Uefa – ovviamente restano. E per questo che Juventus, Barcellona e Real Madrid pare non abbiano accantonato definitivamente la possibilità di rilanciare un progetto simile a quello della Superlega (bocciata all’unisono), ed è per questo che anche altri presidenti strizzano l’occhio alla possibile svolta.
Tra questi c’è anche Aurelio De Laurentiis, e non è di certo una novità. Sono ormai anni che il patron del Napoli ipotizza, annuncia e spiega quella che è la sua visione futuristica (utopistica?) del calcio. In fin dei conti una base di verità, in quelle che sono le motivazioni che spingono diversi presidenti a cercare nuove soluzioni, c’è ed è considerevole: i club spendono troppi soldi, ed i bilanci ormai rappresentano lo specchio di quella che è la situazione attuale.
Tutti (o quasi) i più importanti club europei sono indebitati fino al collo, e cosi si spiega perchè buona parte di loro abbia ben pensato di ordire una congiura contro il “calcio by Ceferin” per portare in essere una nuova competizione. Come detto, la bocciatura è stata evidente, ma c’è chi come De Laurentiis vorrebbe portare in essere una soluzione di questo tipo.
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Il patron del Napoli spesso si è ritrovato a promuovere idee innovative di fronte alla telecamere, nella speranza di poter aumentare gli introiti all’interno di un mondo come quello del calcio dove ormai da tempo i costi sono ben più elevati degli incassi.
E cosi anche ai microfoni del Daily Mail, nelle ultime ore, il presidente azzurro ne ha parlato in maniera propositiva, spiegando la sua visione riguardo un potenziale progetto da ben 10 miliardi di euro. “Dobbiamo ridurre il numero di gare riducendo le divisioni in tutta Europa. Inoltre, creiamo un campionato europeo con un sistema di ingresso democratico, basato su ciò che le squadre ottengono nelle loro competizioni nazionali”, le parole di De Laurentiis. Dunque, una prima differenza rispetto alla Superlega è proprio nello slogan ‘ingresso democratico’, che sarebbe di sicuro maggiormente bene accetto dalla comunità calcistica.
Poi un passaggio anche sul calcio inglese (“Noi italiani dobbiamo imparare”) ed anche sul rapporto tra i giovani ed il football moderno, due entità che nella realtà delle cose sono sempre più lontane, ed il presidente del Napoli ci ha tenuto a sottolinearlo. “Non sto dicendo che l’abitudine di guardare il calcio in uno stadio morirà, ma ora abbiamo lo ‘stadio virtuale’, che può attirare miliardi di persone a giocare gli uni contro gli altri”.
Insomma, De Laurentiis ci sta pensando, e chi sa se nei prossimi anni (mesi?) il proprietario del Napoli non possa concretamente presentare una proposta che vada a soppiantare la vecchia idea di Superlega, e magari più accettabile a livello comunitario. Per ora, va da sé, il tutto resta molto nebuloso.
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