Il Napoli si prepara all’esordio in Europa League. Di fronte c’è il Leicester che negli ultimi anni ha ben figurato in ambito europeo.
Per il Napoli si avvicina l’esordio in Europa League. Dopo la due giorni di Champions, toccherà alla seconda competizione continentale accendere i riflettori e scoprire chi sarà davvero in grado di arrivare fino alla fine. Luciano Spalletti non è uno che si tira indietro, e cosi anche gli azzurri sono chiamati (o candidati, va da sè) ad arrivare fino in fondo al torneo.
Un girone particolare, quello capitato al Napoli, e sicuramente non dei più semplici. Il Leicester, poi i polacchi del Legia Varsavia ed i russi dello Spartak Mosca, tre squadre alla portata ma che nascondono anche diverse insidie. Ognuna di queste tre, a modo suo, ha delle armi che possono mettere in difficoltà gli azzurri.
Proprio per questo Spalletti dovrà richiamare la squadra alla massima attenzione, soprattutto alla partita d’esordio contro la squadra più temibile del gruppo, le foxes. Giovedì appuntamento al King Power Stadium, contro una compagine che negli ultimi anni ha ben figurato in ambito Europeo.
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Leicester, la Champions sfiorata
Certo, non parliamo di una squadra dal grande blasone, o di una compagine dalla grande tradizione europea, eppure il Leicester è una delle squadre più temibili di questa Europa League. Lo scorso anno le foxes hanno raggiunto il quinto posto in Premier League, appena tre punti in meno del Liverpool terzo o addirittura soltanto uno solo di ritardo dal Chelsea quarto.
Una Champions sfiorata, alla quale il Leicester ha partecipato l’ultima volta nell’anno 2016/17, quello successivo alla vittoria del campionato quando c’era l’italiano Claudio Ranieri in panchina. In quel caso la squadra inglese arrivò addirittura ai quarti di finale, battuto soltanto da un Atletico Madrid che riuscì ad imporsi grazie alla vittoria del Vicente Calderon, al quale seguì il pareggio nella gara di ritorno.
Ai quarti il Leicester superò il Siviglia, mentre nel girone finì addirittura primo davanti a Porto, Copenhagen e Club Bruges. Un cammino, dunque, di tutto rispetto, che come detto si spense soltanto ai quarti.
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Leicester, gli ultimi anni in Europa
Poi, va detto, tra anni fuori dall’Europa. Un ridimensionamento, dopo la vittoria del titolo, che trovò nuova linfa soltanto nella stagione 19/20, quando il Leicester è riuscito a tornare in Europa grazie al quinto posto conquistato in Premier (soltanto quattro punto in meno di Chelsea e Manchester rispettivamente quarta e terza della classifica).
Quindi l’avventura in Europa League, ed ancora una volta il primo posto in un girone interessante, si, ma non particolarmente complesso. AEK Atene, Zorya e Braga, tutte dietro i ragazzi guidati da Brendan Rodgers. Un’avventura, in questo caso, interrotta ai sedicesimi di finale, con le foxes superate questa volta dallo Slavia Praga.
Insomma, gli inglesi negli ultimi anni hanno dimostrato di essere assolutamente in grado di creare timore a chiunque in ambito europeo. Quarti in Champions, poi sedicesimi in Europa League ed una nuova avventura che vedrà il Napoli immischiato in un girone tosto dove il Leicester vuole nuovamente imporsi. Luciano Spalletti è avvisato.