Fantasia, qualità e quella capacità di saltare l’avversario: il Napoli si conferma tra le squadre più pericolose in attacco, il dato che lo dimostra
Qualità, talento e dinamismo sono doti che non sono mai mancate al Napoli, dal 2015 in poi. Dall’avvento di Maurizio Sarri, la costruzione e l’impostazione della rosa sono state esasperate sulla ricerca di giocatori di tocco e dotati di grande tecnica. Soprattutto nel terzo finale del campo, dove da anni la formazione azzurra si conferma tra le più attrezzate, variegate e rodate del campionato.
D’altronde, avere tanti giocatori brevilinei e dribblomani nel proprio organico (solo per citarne alcuni Insigne, Politano, Zielinski) aiuta Spalletti ed il suo Napoli ad essere sempre pericoloso nei pressi dell’area avversaria. O quantomeno, di poter creare sempre una serie di enigmi per la difesa altrui, con tanti calciatori capaci di combinare e di accelerare in qualsiasi momento della manovra.
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Fantasia al potere: il Napoli eccelle in un dato
A mostrare e confermare la qualità pericolosa del Napoli è un dato in particolare: su 34 dribbling tentati, gli azzurri primeggiano in Serie A con 24 riusciti. Tra Venezia e Genoa, la formazione di Spalletti è riuscita a creare scompiglio tra le linee avversarie: due partite dove gli azzurri sono stati abili nel generare costantemente superiorità numerica e mettere in pericolo il terzo finale (fin quando hanno retto gambe, testa e polmoni).
Può sorridere dunque Spalletti: con la permanenza di Ounas (devastante nel suo quarto d’ora di Marassi), il tecnico di Certaldo aggiunge ulteriore imprevedibilità ad un reparto già zeppo di qualità, talento e di giocatori capaci di saltare l’uomo. E per una squadra che l’anno scorso non ha (spesso) brillato per varietà di gioco, può essere una piccola manna dal cielo.