Non passa inosservato il gesto di Kalidou Koulibaly a fine partita: quel passaggio di testimone con Lorenzo Insigne infiamma i tifosi del Napoli e fa contento Spalletti.
Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli. Un mantra che sarà ben noto all’interno del gruppo azzurro. E ieri erano ben due i leader in campo che hanno mostrato i muscoli ed il loro grande temperamento. C’erano due uomini davvero forti, indistruttibili. Luciano Spalletti potrà ritenersi ampiamente soddisfatto di quanto visto in Napoli-Venezia e del rapporto di fiducia e stima lampante tra Lorenzo Insigne e Kalidou Koulibaly.
Il capitano ed il vice-capitano. L’attaccante ed il difensore. Per l’allenatore l’uno è il campione, l’altro è quello per cui si incatenerebbe pur di non lasciarlo partire. Invertendo i soggetti, il risultato non cambia. Due collanti del gruppo, figure di riferimento che da anni sono uomini dello spogliatoio azzurro. Ed è da loro e da quel bacio di Kalidou a Lorenzo che il Napoli dovrà ripartire. Un gesto che non è passato inosservato ai tifosi e che fa ben sperare per il proseguimento della stagione.
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Lorenzo aveva sbagliato un rigore in una partita che sembrava stregata. Un errore – va detto – abbastanza grave e non da lui. Pallone altissimo, completamente fuori bersaglio. Pochi minuti dopo, ancora un rigore, ancora il numero 24 dal dischetto: cambia totalmente angolo e segna la rete del vantaggio. E’ del capitano azzurro la prima marcatura ufficiale della stagione. Passano i minuti, il Napoli raddoppia e Spalletti toglie dal campo uno dei suoi leader: merita la standing ovation.
Ma poco prima di lasciare il terreno di gioco, Insigne si avvicina a Koulibaly e consegna la fascia al braccio. In cambio riceve un bacio sulla testa, la benedizione del gigante buono e via: va in panchina e si gode l’applauso del Maradona.
Al termine della gara, quando lo stadio esulta in un grido liberatorio, la squadra ha festeggiato i primi tre punti della Serie A assieme ai tifosi. Insigne e Koulibaly si sono ritrovati sotto una delle due curve e lì il difensore ha riconsegnato la fascia al braccio al suo capitano.
Un gesto che non è passato inosservato e che fa capire quanto ci tiene il centrale azzurro al suo leader. Rispetto e devozione per il trascinatore del Napoli, per colui che deve ancora definire il suo futuro con la società. Ma se queste sono le premesse, se il gruppo rispetta le gerarchie all’interno dello spogliatoio e se l’unione fa da padrone, allora i tifosi partenopei e mister Spalletti potranno dormire sonni tranquilli.
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