Eljif Elmas può finalmente consacrarsi grazie a Luciano Spalletti: l’allenatore stravede per il centrocampista macedone, ecco perché.
Un’altra amichevole di ottimo livello, un’altra rete e la sensazione che forse finalmente siamo al punto di svolta. Da quando è arrivato a Napoli Eljif Elmas viene chiamato diamante, anche perché il suo nome in macedone indica proprio la preziosissima pietra. Un diamante grezzo, per adesso, perché solo a sprazzi Eljif ha mostrato le sue indubbie qualità, senza mai riuscire a prendersi un posto da titolare.
Con Gattuso nell’ultimo anno un ulteriore passo indietro: sempre subentrato, mai davvero incisivo e scivolato via via sempre più indietro nelle gerarchie. Negli ultimi due mesi addirittura ha racimolato spiccioli di gara, fino a restare fuori per le due partite della stagione più importanti contro Fiorentina ed Hellas Verona.
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Elmas, perché piace a Spalletti
Sa fare tutto, Elmas, che dal centrocampo in su ha giocato praticamente ovunque, ma magari il problema è proprio questo qui: non ha mai trovato una collocazione univoca e una specializzazione che potesse valergli la consacrazione definitiva. Nell’incontro con i tifosi a Dimaro, mister Spalletti parlo di lui così: “Lo puoi mettere dove vuoi, lui codifica e parte. Siamo davanti a qualcosa di eccezionale”. Il tecnico sembra stravedere per lui e per questa caratteristica duttilità, e a giudicare dalla fiducia che ha avuto in questo doppio ritiro Eljif potrebbe essere la vera sorpresa di questa stagione. Pronto a diventare l’Elmas – pardon, il diamante – più prezioso fra i gioielli azzurri.