L’infortunio occorso a Demme potrebbe indurre Spalletti a virare su un altro modulo, abbandonando temporaneamente il 4-2-3-1.
La notizia del momento, purtroppo per il Napoli, non è l’acquisto di un top player in grado di far sognare ad occhi aperti i tifosi, ma piuttosto l’infortunio occorso a Diego Demme nel primo tempo del match amichevole vinto per 1-0 sulla Pro Vercelli. Il centrocampista ex Lipsia è caduto a terra dopo un contrasto con Comi e l’esito degli esami non ha sorriso: lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro ed almeno due i mesi di stop, anche se sarebbe potuta andare nettamente peggio in caso di interessamento del crociato che avrebbe compromesso la stagione dell’italo-tedesco ancor prima dell’esordio in gare ufficiali.
Considerando che Bakayoko non è più presente in rosa, le scelte per Luciano Spalletti in quel ruolo si riducono all’osso: il 4-2-3-1 prevede l’utilizzo di due giocatori piazzati davanti alla difesa e, per far fronte alla scarsità di opzioni, potrebbe andare in scena un cambio modulo come riportato dall’edizione odierna di ‘Tuttosport’. Il sistema di gioco prescelto potrebbe essere il 4-3-3 con la presenza di Lobotka al centro, coadiuvato dalle mezzali Zielinski e Fabian Ruiz. Senza dimenticare l’alternativa Elmas o il ricorso al mercato, soluzione quest’ultima resa poco praticabile dalle difficoltà di reperire fondi che non siano il ricavato di cessioni eccellenti.
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Spalletti senza Demme: l’operazione è sempre più probabile
Nelle prossime ore Demme scioglierà le riserve sulla decisione di finire sotto i ferri, che dovrebbe essere affermativa: secondo ‘Il Corriere del Mezzogiorno’, infatti, gli esami avrebbero evidenziato un piccolo distacco distale del legamento e la soluzione chirurgica offrirebbe maggiori garanzie di stabilità a lungo termine, con le possibilità di una ricaduta ridotte al minimo. Un modo per mettersi definitivamente (o quasi) tutto alle spalle e ripartire con più voglia di prima.