Ottimizzare le risorse: Spalletti ha trovato il suo Pizarro

Come annunciato in conferenza Spalletti non chiederà sacrifici sul mercato alla società e ha già scovato il Pizarro del Napoli.

Nessuna follia o richiesta particolare sul calciomercato. La linea tracciata da Spalletti durante la conferenza stampa nel ritiro di Dimaro è chiara: il Napoli non può e non vuole spendere grosse cifre. Ecco perché il principale compito del tecnico toscano sarà quello di “ottimizzare le risorse” già a disposizione.

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Spalletti ha trovato il nuovo Pizarro

In tal senso va l’operazione Demme, ufficialmente partita fin dai primi giorni di ritiro quando Spalletti si è soffermato a lungo col centrocampista per spiegargli i movimenti che vuole in campo da lui. Il tecnico infatti rivede in Demme il Pizarro della Roma, ovvero l’uomo intorno al quale deve ruotare il gioco di tutta la squadra. “Gli ho raccontato che in Inghilterra danno un premio al centrocampista che gira più la testa dietro. Nel senso che si valorizza chi è capace di guardare dietro per la capacità di prevenire il pericolo e anche di chiudere le linee di passaggio in fase di non possesso. Su questo Diego sa che deve migliorare. Ma sul piano del palleggio e del dinamismo per me Demme vale il Pizarro della Roma”, ha assicurato Spalletti.

Demme al Napoli tra alti e bassi

Arrivato nel gennaio del 2020 dal Lipsia, l’avventura di Demme al Napoli ha finora vissuto di alti e bassi tra momenti di esaltazione collettiva e altri in cui è sembrato solo un onesto recupera palloni. Non abbastanza quindi per prendere in mano le redini di una squadra che punta alle primissime posizioni. L’addio di Bakayoko, spesso preferito a Demme da Gattuso nell’ultima stagione, adesso però spalanca davanti al tedesco nuovi scenari. E l’investitura di Spalletti sembra andare proprio in questa direzione. Sempre che alla fine dal mercato non arrivi un regalo.

spalletti napoli insigne
Luciano Spalletti (GettyImages)

E spunta l’idea Gaetano a centrocampo

Intanto, come detto, Spalletti fa di necessità virtù e non esclude di spostare qualche metro più indietro anche il giovane Gaetano: “Il centrocampista non è dietro il pallone, ma dentro. In più deve essere a disposizione, sempre online, connesso. Poi ci sono quelli che ci riescono di più, quelli di meno. Demme è uno che ci riesce, Elmas pure. Hanno questa disponibilità alla corsa e a dare una mano dove c’è bisogno si buttano a piedi pari. Questa è una caratteristica della squadra, voler essere una cosa unica, trovare stimoli e mostrare che sono degli amici. Lobotka mi fa piacere vederlo perché il suo nome quando fu messo sul mercato lo osservammo noi all’Inter. Gaetano è un talentino, c’è ancora da valutare. Lui dice di voler giocare da trequartista ma guardandolo bene può essere anche quello che torna cinque metri indietro, costruisce. Sotto l’aspetto della tecnica è delizioso”. Ottimizzare le risorse, appunto.

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