Anche quest’estate è destinato a ripetersi il tormentone Koulibaly, la cui permanenza al Napoli potrebbe verificarsi per l’ennesima volta.
Ogni anno la stessa storia. Lascia il Napoli, arriverà un’offerta faraonica che non si può rifiutare e si riparte senza di lui. Poi il mercato finisce e Kalidou Koulibaly, per un motivo o per un altro, resta sempre in maglia azzurra. Non che gli dispiaccia, anzi: Kalidou è legatissimo alla città e ogni anno ha accettato la permanenza di buon grado, senza mai puntare i piedi. Potrebbe essere così anche quest’anno, sebbene forse questa è la prima annata in cui Kalidou era tutt’altro che incedibile. La carta di identità dice 30 anni, l’ingaggio è pesantissimo e mai come quest’anno una cessione milionaria darebbe il via a una campagna acquisti che altrimenti rischia di restare ferma al palo. Negli anni scorsi De Laurentiis ha rifiutato cifre da capogiro pur di trattenerlo e gli ha aumentato lo stipendio a 6 milioni netti. Il più pagato della squadra, al lordo ben il 10% del monte ingaggi. Anche per questo l’addio non è mai stato così probabile.
FORSE POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> L’Italia-Austria dei partenopei: Insigne prevedibile, Di Lorenzo ordinato
Pochi fondi e le offerte latitano: la crisi lega Koulibaly al Napoli
Quest’anno, però, c’è il problema inverso. Squadre disposte a comprarlo ben poche, la crisi coinvolge un po’ tutti e non girano gli stessi fondi degli scorsi anni. E il Napoli, lo sappiamo, non cede se non alle sue cifre. Ecco perché alla fine, dopo tante voci, potrebbe succedere quello che succede gli altri anni. In mancanza di offerte convincenti Koulibaly resta, cosa che a lui non dispiace per nulla. Il tempo di rivedere il contratto in scadenza 2023, magari spalmando i 12 milioni netti restanti su 4-5 anni, per chiudere la carriera in maglia azzurra e diventare ancora di più un simbolo di Napoli e dei napoletani.