Hysaj-Napoli, l’addio più amaro: altro errore decisivo

Hysaj si è congedato dal Napoli nel modo peggiore, con la disattenzione costata il goal del Verona e il mancato accesso in Champions.

Hysaj Napoli
Hysaj Napoli (Getty Images)

Il giorno dopo una grande delusione è sempre il peggiore, quello in cui si cerca di capire a mente fredda cosa non ha funzionato e cosa poteva essere fatto per evitare l’epilogo negativo. Nel caso del Napoli la risposta all’interrogativo è più di una e non basta una singola considerazione per provare a dare una spiegazione alla mancata qualificazione in Champions League: il Verona non era di certo l’avversario più insuperabile da affrontare all’ultima giornata e la classifica tranquilla degli scaligeri poteva rappresentare un vantaggio per gli azzurri che non ne hanno approfittato, lasciandosi rimontare come spesso è accaduto in questa stagione.

La rete del definitivo 1-1 è stata siglata da Faraoni con un diagonale che ha baciato il palo prima di insaccarsi oltre la linea di porta, propiziata da una grave indecisione di Elseid Hysaj, poco reattivo nella circostanza e bruciato sul tempo e nelle intenzioni dall’esterno di scuola Inter. Alla visione dell’azione, i tifosi del Napoli più attenti avranno avuto una sorta di déjà vu: molto simile al pari veronese è l’1-1 realizzato da Nandez il 2 maggio, sempre nello scenario del ‘Diego Armando Maradona’ e sempre dalle parti di Hysaj, fulminato con troppa facilità dall’uruguaiano e sfortunato protagonista in due degli episodi chiave della stagione partenopea.

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Grazie e arrivederci: nuovi sentieri per Hysaj e il Napoli

Insomma, non c’era modo peggiore per chiudere questi sei anni per Hysaj, che tra qualche settimana sarà ufficialmente libero di accordarsi con chiunque a parametro zero senza troppi rimpianti da parte del Napoli e del suo popolo. Un epilogo che poteva sicuramente essere un altro, a giudicare dall’ottimo avvio di stagione che sembrava aver riconsegnato Hysaj ai suoi ottimi livelli, quelli che convinsero Sarri a portarselo all’ombra del Vesuvio direttamente da Empoli nel 2015. Una vita fa, ma neanche troppo.

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