Arbitri, legge di Murphy e tanti errori: il Napoli casca in un pareggio beffa col Cagliari. Ora c’è un solo modo per dimenticare lo stop
La sfortuna, le decisioni arbitrali e quel pallone che a volte proprio non vuole entrare. Ma soprattutto i soliti problemi, quelli che portano a costruire tantissimo senza mai concretizzare e a qualche distrazione difensiva di troppo, ovviamente punita subito con la più grande delle beffe. Napoli-Cagliari e la legge di Murphy: quando qualcosa può andare storto, lo farà. E nella 34ma giornata di campionato è andato tutto storto, ma proprio tutto.
Osimhen, un gol ogni 90 minuti
Osimhen la sblocca, poi però si inizia a sprecare un po’ troppo – come spesso accade – e nella ripresa ci si mette anche la sfiga, con la traversa sul missile di Demme, e quel fallo di Osimhen su Godin che in tanti ancora stanno cercando di interpretare. Il resto è tutto un cincischiare nella trequarti avversaria, sprecando tanto e abbassando la guardia nel finale, quando il Cagliari prende campo e inizia a premere. Paratissima di Meret su Pavoletti, poi lo stesso Meret è complice con Hysaj della rete beffa di Nandez, che aumenta i rimpianti più che mai.
Napoli, se le vinci tutte la Champions è tua
Uno stop che non ci voleva, che condiziona una classifica che ora poteva vedere il Napoli nel gruppone delle squadre a 69, con Atalanta, Juve e Milan. La corsa Champions non è mai stata più ingarbugliata, e attenzione anche alla Lazio che arriva alle spalle di gran carriera. Ma poco male, e ora barra a dritta: il Milan di Pioli affronterà sia Juve che Atalanta, il Napoli ora ha lo Spezia e poi l’Udinese per finire con Fiorentina e Verona. Servono 12 punti, a prescindere dai risultati delle avversarie che finiranno inevitabilmente per togliersi punti a vicenda negli scontri diretti, per essere comunque matematicamente in Champions. Senza più recriminazioni, senza più sfortuna, senza più legge di Murphy. Il Napoli è ancora padrone del suo destino, ma ora ha solo una strada possibile: vincere. Senza fermarsi più.